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Inchiesta Pandora: interdetto il “cacciatore di microspie”

La difesa del carabiniere, accusato di corruzione per aver "bonificato" la segreteria di Luca Sammartino, oggi depositerà l'appello.

Di Laura Distefano |

Dodici mesi di sospensione per Antonio Battiato, il carabiniere in servizio alla procura che è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora. Oggi il suo difensore, l’avvocato Salvatore Leotta, depositerà l’appello. La gip Carla Aurora Valenti ha emesso l’ordinanza motivando «sulla gravità degli indizi e sul pericolo di reiterazione del reato». L’appuntato sarebbe stato ingaggiato dal leghista Luca Sammartino per “bonificare” la sua segreteria, in via Gabriele D’Annunzio a Catania, dalla possibile presenza di microspie e sarebbe stato pagato 400 euro. La misura interdittiva è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia – affrontato alla presenza dei pm Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Di Stefano – nel corso del quale il militare ha spiegato di non aver ricevuto alcuna somma di denaro da parte del dimissionario vicegovernatore, ma di aver fatto solo un favore a un collega in pensione Antonino Cunsolo.

L’appello

In attesa della fissazione degli appelli, tra cui anche quello del leghista Sammartino che è stato sospeso per 12 mesi dal gip, si stanno svolgendo in questi giorni le udienze davanti al Tribunale del Riesame per gli indagati che sono state destinatarie di misure cautelari personali, in carcere e ai domiciliari. Il centro di gravità dell’inchiesta dei carabinieri è il comune di Tremestieri Etneo. Il sindaco Santi Rando è accusato di voto di scambio politico-mafioso e diversi episodi di corruzione. Lunedì ci sarà la decisione sul ricorso presentato dall’avvocato Tommaso Tamburino.

L’altra inchiesta archiviata e la nota di Cantarella

E, intanto, dopo la notizia dell’archiviazione per Sammartino da un’indagine (che non sapeva di avere a carico) per concorso in corruzione è arrivata una nota “pesante” del fondatore de La Lega in Sicilia, Fabio Cantarella che parla di “questione morale” e di una totale assenza di intervento da parte dei vertici nazionali, primo fra tutti Matteo Salvini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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