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La Sicilia degli sprechi, in un anno

La Sicilia degli sprechi, in un anno danni erariali per quasi mezzo miliardo

Il rapporto annuale della Guardia di Finanza: 456 "responsabili"

Di Redazione |

Nel 2015 la guardia di finanza, nella lotta agli sprechi di risorse pubbliche in Sicilia, ha fatto 213 denunce per “danno erariale” all’Autorità contabile. Le indagini hanno fatto emergere ipotesi di danno erariale per quasi 420 milioni di euro, relative a “sprechi” di risorse comunitarie, nazionali o regionali, e la responsabilità amministrativa di 456 soggetti.

Come emerge dal rapporto annuale, le fiamme gialle hanno eseguito controlli su incentivi alle imprese, per 235 milioni di euro circa, con 810 indagini concluse segnalando frodi per 205 milioni euro e responsabilità penali a carico di 575 soggetti; su appalti e forniture pubbliche, per oltre 232 milioni di euro, con 118 investigazioni che hanno evidenziato irregolarità su flussi di spesa pari a 46,5 milioni euro e responsabilità penali a carico di 159 soggetti; sulla spesa sanitaria, previdenziale e per prestazioni sociali agevolate, con 684 controlli dai quali sono emersi 1.209 violazioni, per un’indebita spesa pubblica di 12,8 milioni euro.

Per le violazioni “andamento regolare della Pubblica Amministrazione” sono stati scoperti reati di 409 persone, di cui 22 arrestate. I funzionari pubblici coinvolti sono stati 189, mentre il peculato accertato ammonta a oltre 4,3 milioni euro, le condotte corruttive/concussive quantificate sono pari a 368 mila euro. Sono stati sequestrati beni per oltre 14 milioni. 

Sono invece 1.129 le persone denunciate dalla guardia di finanza in Sicilia per evasione fiscale di rilievo penale (13 quelle arrestate) e 937 le violazione scoperte nel 2015. Il dato emerge dal rapporto annuale delle fiamme gialle.

Sono state individuate 136 “frodi carosello”: attività evasive eseguite attraverso l’interposizione fittizia – nella fatturazione – di una o più imprese fantasma. Gli evasori totali accertati dalle fiamme gialle sono 543, mentre 116 contribuenti dichiaravano la metà di quanto incassavano. I sequestri per il recupero delle imposte evase ammontano a oltre 207 milioni di euro.

I controlli sul lavoro nero, oltre a consentire l’accertamento di quattro episodi di “caporalato”, hanno evidenziato posizioni irregolari per 565 datori di lavoro, che usavano 2.458 lavoratori “in nero” o “irregolari”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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