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Lando Buzzanca, dopo la morte la guerra tra il figlio e la compagna

Francesca Della Valle: «Hanno abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà»

Di Redazione |

Il declino e lo scontro in famiglia. Gli ultimi mesi di Lando Buzzanca si sono consumati tra ospedali e hospice e tra le carte bollate di una guerra familiare che ha visto contrapposti il figlio Massimiliano e l’amministratore di sostegno verso la compagna dell’attore, Francesca Della Valle e il medico Fulvio Tomaselli, l’angiologo che lo aveva avuto in cura. Della Valle ora accusa: «è stato ammazzato dall’applicazione della legge 604, quella sull'amministratore di sostegno, voluta da chi gli era accanto. L’ho visto il 1 dicembre ed era migliorato, poi in 17 giorni di hospice è peggiorato». E promette ancora battaglia. «Tutto quello che ho fatto finora è nulla rispetto a quello farò: da oltre un anno e mezzo denuncio il fatto che avevano abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà. A ciò si contrappongono menzogne e calunnie di chi vuole nascondere la verità», dice. Rincara la dose Tomaselli: «E' stato un omicidio bianco, silenzio e sordità istituzionale che sono complici e poi gli abusi dell’amministratore sostegno -dice l’angiologo- I nostri giuristi si stanno muovendo: 15 giorni al Gemelli avevano determinato un miglioramento svanito in 17 giorni di hospice».

Lando Buzzanca è deceduto intorno alle 13.30 di oggi a Roma nell’Hospice del Gemelli Medical Center dove era ricoverato da circa due settimane. Quindici minuti dopo essersi addormentato, «ha fatto gli ultimi due respiri, e se n'è andato», racconta il figlio Massimiliano che in quel momento stava andando a trovare il padre, così come faceva ogni giorno. L’attore si trovava da oltre due settimane in una clinica per la riabilitazione, l'ultimo atto di una diatriba che ha visto scontrarsi il figlio e la compagna Francesca Della Valle. Accuse incrociate di avere abbandonato l’uomo, di averlo trascurato, di avere operato ingerenze nella gestione della sua salute. 

Buzzanca era stato ricoverato al Gemelli nel novembre scorso e nell’aprile del 2021 era stato portato al Santo Spirito in seguito a una caduta. Dopo un ricovero durato quaranta giorni era stato trasferito prima in una clinica e poi in una Rsa dove è rimasto per quasi 11 mesi. Nei primi giorni di novembre, la frattura del femore a causa di una caduta. «Ancora non è reale. Il brutto è quello. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui – racconta Massimiliano – Negli ultimi due giorni sembrava non avesse più le forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volesse dire qualcosa. Gli ho detto 'papà stai fermo. Secondo te tra noi c'è bisogno di parlare?'. Gli ho fatto una carezza e l’ho lasciato dormire». Fino a questa mattina la governante era riuscito a parlargli, poi la telefonata dalla clinica. Lando era morto. 

La compagna di Buzzanca, Francesca Dalla Valle, e il medico Fulvio Tomaselli avevano denunciato il declino dell’attore avvenuto nei mesi del ricovero nella Rsa dove era arrivato il 27 dicembre 2021. «Era legato al letto, non faceva logopedia per curare la sua afasia (il disturbo del linguaggio da cui era affetto Buzzanca ndr) – aveva detto il medico – ha 87 anni, ma sembra ne abbia più di cento». Secondo il racconto di Tomaselli, Dalla Valle per andare a trovare Buzzanca doveva fare richiesta all’amministratore di sostegno che prendeva le decisioni per l'attore. Il figlio Massimiliano aveva spiegato di voler denunciare sia il medico sia la compagna di Lando, «per tutelare il padre e la sua privacy». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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