Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

la tragedia

Le liti per i soldi e la mannaia da macellaio per uccidere Rosa e Salvatore: cosa sappiamo del delitto di Racalmuto

L'inchiesta della Procura di Agrigento, Fermato nella notte il figlio di 34 anni della coppia

Di Redazione |

Il pm Gloria Andreoli e il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella hanno firmato nella notte, Giuseppe Sedita, 34 anni, di Racalmuto per il duplice omicidio dei genitori. Salvatore Sedita, 66 anni, e Rosa Sardo, 62, sono stati trovati ieri pomeriggio in un lago di sangue nell’appartamento al terzo piano di una delle palazzine di alloggi popolari di via Rosario Livatino, nel rione “Stazione”, a poche decine di metri dalla Fondazione Sciascia di Racalmuto, assassinata con una mannaia da macellaio.

E' stata una delle figlie a trovare i corpi dei genitori. Anche la donna è stata lungamente ascoltata nella notte dai carabinieri in caserma.  Una scena da brividi, da film horror, quella che s’è presentata ai carabinieri ieri pomeriggio a Racalmuto: marito e moglie abbracciati, con evidenti tagli sui corpi, e sangue dappertutto: sul pavimento, sulle pareti, sui mobili. Massacrati con numerosi fendenti nel soggiorno della loro abitazione.

A dare l’allarme era stata la figlia. I genitori non davano notizie più da ore, e ieri pomeriggio è corsa a controllare. Appena aperta la porta d’ingresso la macabra scoperta dei corpi senza vita del padre, Giuseppe Sedita, 66 anni, e della madre, Rosa Sardo, 61 anni. Il capofamiglia non ha fatto in tempo a festeggiare il suo pensionamento dal Corpo forestale: la cena, alla quale avrebbero dovuto partecipare familiari, parenti e amici stretti, fissata proprio per la serata di ieri, è tragicamente saltata. 

I militari dell’Arma, guidati dal comandante provinciale Vittorio Stingo, e coordinati dal procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella, e dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, titolare del fascicolo, poco più tardi, hanno fermato il figlio delle vittime: Salvatore Sedita, di 34 anni, che ha una compagna, e padre di un bambino piccolo. È lui ad essere sospettato del duplice omicidio, anche se non è stato trovato sul luogo del delitto, non era sporco di sangue, e non è stato trovato in possesso di armi.  Nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento sono ancora tanti gli aspetti da chiarire. I carabinieri stanno cercando di capire le ragioni profonde alla base del gesto.

Si parla di continue richieste di denaro da parte del presunto omicida. Ma sono solo voci di popolo. Da quanto emerso i genitori non gli avevano fatto mancare nulla; non gli avevano mai fatto questione per i soldi, avevano solamente cominciato a chiedere di affermarsi lavorativamente, dopo la nascita del figlioletto, e vista la sua difficoltà ad impegnarsi seriamente nelle attività quotidiane, se non per qualche lavoretto svolto in campagna. Trentaquattrenne che è stato definito al contempo «immaturo», e «con una serie di problemi», da alcuni suoi compaesani. Anche la figlia, che ha trovato i genitori morti, è stata portata in caserma per essere ascoltata. Al momento non è certa nemmeno la data e l’ora del duplice delitto. Potrebbe essere stato commesso nella giornata di lunedì. E ieri la figlia, che ha trovato i cadaveri, avrebbe detto che li aveva ripetutamente cercato telefonicamente. E dopo una lunga attesa si è decisa ad andare nella casa di famiglia. 

I primi rilievi sono stati effettuati dal personale del nucleo Investigazioni Scientifiche del Comando provinciale di Agrigento, in attesa di altri accertamenti del Ris di Messina, giunti a Racalmuto nella notte, e da loro si aspetta il tocco decisivo, qualcosa che possa inquadrare al meglio l’intera vicenda che ha sconvolto il paese che ha dato i natali allo scrittore Leonardo Sciascia. 

I vicini di casa descrivono i coniugi Sedita «come persone per bene e gentili con tutti». Peraltro la voce del duplice omicidio si era già sparsa nel quartiere quando la zona s’è riempita di auto dei carabinieri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti:

Articoli correlati