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L’omicidio di Samuele Nizzari: disposta l’autopsia, sul movente s’indaga ancora

L’esame sulla salma  servirà a dare nuovi elementi investigativi all’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Catania che ha portato ieri al fermo dell’81enne Camillo Bonaccorsi

Di Laura Distefano |

Si svolgerà nelle prossime ore l’autopsia sul cadavere di Samuele Nizzari, il 46enne ammazzato ieri pomeriggio in via Carrubbella a Catania. A mezzogiorno esatto, nel Palazzo di via Crispi, c’è stato il conferimento dell’incarico da parte del pm Francesco Rio al medico legale Salvatore Roccuzo. L’accertamento irripetibile che si svolgerà alle 15 servirà a dare nuovi elementi investigativi all’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Catania che ha portato ieri al fermo dell’81enne Camillo Bonaccorsi.

Da ieri sera il sospettato, difeso dagli avvocati Gaetano Rizzo e Francesco Longo Minnolo, è ricoverato in ospedale e piantonato dalla polizia. I legali hanno nominato come perito di parte – per l’esame autoptico – il medico Vincenzo Piazza e hanno chiesto anche il test tossicologico sulla vittima. 

Resta intanto ancora da stabilire l’esatto movente dell’omicidio. Tra vittima e carnefice da tempo ci sarebbero state tensioni da vicini sfociate in violente discussioni. Nello stabile dove abitava Nizzari con moglie e due figli, Bonaccorsi ha un garage deposito: alcuni problemi legati all’affitto del box avrebbero fomentato rancori e litigi.

Poi ieri poco dopo pranzo l’incontro finito nel sangue: l’anziano armato ha suonato al citofono, Nizzari è sceso in strada con l’infradito. Il confronto è diventato violento: Bonaccorsi ha estratto la Beretta calibro 7,65, l’ha caricata e ha sparato. Il 46enne non ha avuto scampo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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