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Meteo in Sicilia, allarme di esperto: «Sempre più fenomeni tipo il Niño»

Di Redazione |

PALERMO – «Per ora è solo un’ipotesi, ma credo che il Mediterraneo andrà verso fenomeni climatici molto noti in aree come il Cile e il Perù: il Niño e la Niña, per intenderci», con alternanza di periodi di siccità e piogge torrenziali. E’ la preoccupazione del professor Silvano Riggio, docente di Ecologia all’Università di Palermo, secondo il quale situazione meteo come quelle dell’ultima settimana, che sabato scorso soltanto in Sicilia hanno fatto 12 morti, sono destinate a ripetersi.

Nella parte settentrionale dell’Isola, spiega Riggio, «i pericoli aumentano perché i corsi d’acqua sono più a rischio in quanto dalla sorgente all’alveo le pendenze sono particolarmente elevate per la prossimità della montagna. Questo aumenta la quantità di moto dell’acqua e con precipitazioni come quelle di due giorni fa, il corso si riempie subito e scarica con violenza a valle».

«A complicare il tutto – aggiunge – ci pensa la mancanza del manto erboso e di alberi, dovuta agli incendi e all’eccezionale siccità degli ultimi due anni, che attenuerebbero l’impatto della pioggia sul terreno. Poi la diffusa presenza di costruzioni abusive, l’aver ignorato come fanno le amministrazioni pubbliche la Carta del rischio geologico».

«Tra il 2016 e il 2017 in Sicilia non ha quasi piovuto – conclude -. L’acqua di questi giorni ha provocato indicibili disastri e persino tragedie; ma senza la pioggia saremmo a secco: non dimentichiamo che all’inizio della scorsa estate la Regione era pronta a varare un piano di razionamento dell’acqua, gli invasi erano quasi a zero. Una politica seria deve confrontarsi con quanto sta succedendo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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