Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

LA TRAGEDIA DI TREMESTIERI

Omicidio Elena, oggi la mamma Martina davanti al Gip: «Non sappiamo se parlerà, non è serena»

Previst l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo della 23enne che ha uciso la figlia

Di Simone Russo |

Sono ancora molti i dubbi e le zone d’ombra attorno all’omicidio della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa a coltellate dalla mamma 23enne, Martina Patti, a Mascalucia, in provincia di Catania, e poi infilata in cinque sacchi neri e gettata in una piccola fossa in un campo abbandonato a duecento metri da casa. Stamattina la donna sarà sottoposta all’interrogatorio di garanzia davanti al gip e sarà dato l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo della bambina.

«Quello che mi ha detto in videochiamata non posso dirlo. Non è in uno stato d’animo sereno, quando parla di sua figlia è travolta dall’emozione e piange. Vedremo se stamattina parlerà», ha affermato l'avvocato Gabriele Celesti prima di entrare nel carcere di Catania, dove è in programma l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip per la convalida del fermo della sua assistita.

Intanto, però, c’è una nuova pagina legata alle indagini. Uno degli enigmi da risolvere intorno a questa triste vicenda è l’anomalo occultamento del cadavere della bimba. Il corpicino di Elena è stato ritrovato seminudo, con i suoi pantaloncini gialli, che si vedono nell’ultimo video girato all’asilo, accanto al cadavere. Gli investigatori stanno cercando di analizzare questo drammatico particolare, probabilmente potrebbe esserci una nuova pista, o meglio un depistaggio, ovvero il possibile tentativo da parte della mamma di inscenare un abuso sulla figlia nel caso in cui il corpo fosse stato ritrovato.

Tra l’altro ci sono ancora zone poco chiare sul luogo in cui è stata uccisa la bambina. Al momento la casa è stata sottoposta a sequestro, il campo dove è stato ritrovato il corpicino invece no. Quello che gli inquirenti stanno cercando di capire è se in tutti questi momenti dopo il delitto la 23enne possa avere avuto un complice o se abbia agito da sola. Lei ha sempre sostenuto di aver fatto tutto da sola, dall’omicidio della figlia Elena all’occultamento del cadavere. Però, al momento, non ha ancora spiegato il motivo del folle gesto. Alla base, potrebbe esserci una gelosia morbosa. Sembrerebbe che la signora Patti non gradisse il buon rapporto tra la sua bambina e la nuova compagna del papà. Martina temeva che la figlia potesse affezionarsi.

Intorno a questa triste vicenda, al momento, ruotano moltissimi “non ricordo” da parte della madre. «Non ricordo di avere deciso di andare nel campo prima di uscire. Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia, anzi posso dire che non mi è passato nessun pensiero, era come se in quel momento fossi stata una persona diversa».

Non è stata trovata neanche l’arma del delitto. Si presuppone che la 23enne abbia ucciso la figlia con un coltello da cucina. 

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati