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Borsa: Europa poco mossa, atteso vertice Opec+, Milano +0,1%

Spread sopra i 202 punti, futures Usa in rialzo, cede il greggio

Di Redazione |

MILANO, 02 GIU – Appaiono poco mosse le principali borse europee, in parte sotto ai valori segnati in apertura e in parte sopra, con Londra chiusa per festeggiare i 70 anni di regno di Elisabetta II. Madrid (+0,05%) e Milano (+0,1%) erodono il rialzo iniziale, che viene invece consolidato da Parigi (+0,76%) e Francoforte (+0,57%), tra scambi sottili, per ora sotto i 190 milioni di euro di controvalore in Piazza Affari proprio per l’assenza degli operatori inglesi. In rialzo a 202,2 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi,. con il rendimento italiano che sale di 2,9 punti al 3,22%, mentre quello tedesco ne guadagna 2,2 all’1,204%. Per gli investiutori il tema del giorno è il vertice di Opec+, in vista del quale, con le stime di un rialzo della produzione dell’Arabia Saudita per compensare un eventuale calo russo a causa della guerra, il greggio segna un notevole passo indietro, ban al di sotto dei 115 dollari al barile. Il West Texas Intermediate (Wti) cede il 2,13% a 112,85 dollari e il Brent il 2,04% a 113,92 dollari. Ne consegue un passo indietro per i titoli del comparto, da Neste Oil (-1,61%) a Saipem (-1,56%), all’indomani della cessione delle attività di perforazione su terra. In calo anche Equinor (-1,5%), Shell (sulla piazza di Amsterdam) e TotalEnergies (-1% entrambe), mentre Eni limita il calo allo 0,7%. Acquisti sui produttori di semiconduttori Infineon (+1,63%), Asm (+1,42% ed Stm (+1,35%), maglia rosa in Piazza Affari. Emerge tra gli automobilistici Bmw (+0,9%), cauta Stellantis (+0,25%) fiacca invece Renault (-0,05%). In campo bancario prosegue il calo di Dws (-0,4%). Il gestore controllato da Deutsche Bank (-0,19%) è crollato nella vigilia a seguito delle dimissioni dell’Ad Asoka Wöhrmann per le perquisizioni disposte dalla Procura di Francoforte per presunte scorrettezze sui fondi di investimento sostenibili (greenwashing). Segno meno per Unicredit (-0,65%), Intesa (-0,55%), Santander (-0,44%) e SocGen (-0,3%). Positive invece Caixabank (+0,53%) e Commerzbank (+0,45%).

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