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Iliad vuole comprare Vodafone Italia: pronta l’offerta

La conferma dei vertici della società francese: investimento da 11 - 14 miliardi

Di Sara Bonifazio |

Iliad esce allo scoperto, vuole Vodafone Italia. Dopo settimane di rumors il ceo francese, Thomas Reynaud esce allo scoperto : «Confermo che Iliad ha fatto un’offerta per l’acquisizione del 100%», ha detto a Bloomberg. Nessun commento da Vodafone in Italia e nessun dettaglio in più sull'offerta arriva da Parigi. Il mercato, dopo la fiammata della vigilia che ha portato il titolo sui massimi da tre mesi, accoglie freddamente la notizia con Vodafone che cede lo 0,13% a 137,22 sterline e Tim non beneficia delle ipotesi di consolidamento (-0,89% a 0,41 euro). 

La guerra dei prezzi ha reso l’Italia per Vodafone «il peggior mercato europeo»: lo aveva detto a novembre in un’intervista al Messaggero Margherita della Valle, cfo del gruppo anglosassone sottolineando che il ritorno del capitale investito è «mediamente del 4% mentre il costo del capitale per un gruppo come Vodafone è tra il 7 e l’8%». In occasione dell’ultima presentazione dei conti trimestrali a febbraio invece l’ad Nick Read aveva detto, sul tema del consolidamento, di guardare «i mercati in cui vedo possibilità molto forti per un consolidamento senza necessità di misure correttive», chieste invece dalle authority; sono quei quattro mercati (UK, Spagna, Portogallo e Italia, ndr) dove penso ci siano più grandi opportunità». 

E’ una storia però tutta ancora da scrivere: le Authority la seguono per ora da lontano e i sindacalisti aspettano di saperne di più ma gli analisti fanno già i conti su quello che potrebbe valere l’operazione: tra gli 11 e i 13 miliardi di euro, anche se indiscrezioni di stampa arrivano fino a 14 miliardi. Non mancano di esprimere qualche dubbio sull'onere finanziario da sostenere da parte di Iliad, così come sullo scoglio antitrust. Tutti però concordano che un consolidamento alleggerirebbe la pressione competitiva. «Pur con risultati in calo per effetto della pressione competitiva, ci aspetteremmo un multiplo di 7-8 volte l’earning value/Ebitda ossia 11-13 miliardi» secondo Equita.

«L'operazione per Iliad sarebbe finanziariamente molto impegnativa e non scontata dal punto di vista autorizzativo – commentano – anche se il regolatore europeo è apparso più disponibile a valutare il consolidamento da 4 a 3 operatori, a fronte probabilmente di rimedi (per esempio sulle frequenze)». "E' la chiave per far fronte alla continua necessità di sostenere infra investimenti – fa notare Mediobanca Securities – e potrebbe eventualmente tradursi in dinamiche di mercato meno competitive».

Per Tim in particolare «il consolidamento sarebbe uno scenario positivo rispetto allo status quo perché ridurrebbe la pressione competitiva (Iliad avrebbe meno interesse a perseguire politiche commerciali molto aggressive per costruirsi una quota di mercato significativa nella rete fissa) anche se sarebbe probabilmente preferibile lo scenario in cui fosse Vodafone (player più disciplinato) a comprare gli asset di Iliad Italia e svanirebbe per Tim la possibilità di avere un compratore industriale già presente in Italia per il business retail (ServiceCo)». 

Vodafone ha generato in Italia nello scorso anno fiscale 5,5 miliardi di ricavi, 2,1 miliardi di ebitda con 700 milioni di capex, valore che indica iflussi di cassa in uscita per la realizzazione di investimenti in attività immobilizzate di natura operativa. In pratica l’Italia rappresenta per il gruppo, presente nei quattro continenti, il terzo mercato mondiale, con il 12% dei ricavi da servizi (nel 2020-21 pari a 4,45 miliardi) dopo Germania (31%), Uk (13%) e davanti Vodacom (11%) e alla Spagna (10%). I dati più aggiornati, quelli del terzo trimestre chiuso a dicembre 2021, hanno visto i ricavi da servizi a 1.107 milioni (-1,3%): con il mobile in calo a 794 milioni (-2,9%) e il fisso in sostenuta crescita (+ 3,1% a 313 milioni). Oggi i clienti in banda larga sono oltre 3 milioni (+2,3%) . 

Per Iliad Italia, che nonostante il delisting ha continuato a comunicare i risultati trimestrali, il periodo chiuso a novembre ha invece visto ricavi in crescita del 21% a 207 milioni e clienti che a fine settembre avevano superato la soglia degli 8 milioni. I risultati del quarto trimestre e dell’intero 2021 saranno esaminati e pubblicati il 22 marzo prossimo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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