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Ticket Venezia: Zuin, effetto disincentivo non può vedersi ora

Sperimentazione serve tarare misure e ticket definitivo 2025

Di Redazione |

VENEZIA, 26 APR – Venezia per la prima volta con il ticket d’ingresso, e Venezia però invasa comunque da 113mila visitatori. Un paradosso solo apparente quello che si è visto ieri nella città lagunare, piena di vacanzieri nonostante per i turisti giornalieri scattasse la ‘tassa’ di 5 euro. La spiegazione la da’ l’assessore comunale al bilancio, Michele Zuin, che con il sindaco Brugnaro e l’assessore al turismo, Venturini ha seguito in prima fila la sperimentazione. “Ieri è andata molto bene – commenta Zuin – non c’è stato alcun problema particolare, abbiamo avuto 15mila persone che avevano prenotato pur sapendo di dover pagare il contributo. E a chi dice che l’effetto disincentivo non c’è stato, rispondo semplicemente: la sperimentazione di questi primi 29 giorni del 2024 ci serve proprio per lavorare su quella che dovrà essere la soglia massima di turisti presenti in città, senza far saltare i servizi pubblici, i trasporti, i bagni”. E’ chiaro, osserva Zuin, che non possono essere i 5 euro, o meno, a convincere i turisti a stare alla larga da Venezia. “Incrociando tutti i dati sui flussi di quest’anno, quelli delle celle telefoniche delle persone giunte in città in queste giornate – prosegue – nel 2025 saremo in grado di fissare una soglia massima di presenze sostenibili. Oltre quella soglia, chi vorrà comunque venire a Venezia nei giorni caldi dovrà pagare un contributo più caro, probabilmente il massimo previsto da legge – che lo parametra ai limiti della tassa di soggiorno ndr. – cioè 10 euro. Ecco, in quel caso, un gruppo di più persone, magari, sarà disincentivato dall’arrivare ugualmente in città. Non era pensabile che l’effetto disincentivo iniziasse da subito, con i 5 euro”. Una soglia massima, non un divieto, precisa Zuin, “perchè non vogliamo, e non potremmo mettere un numero chiuso agli arrivi”.

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