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A Pizzo Carano Sant’Anna (Cl) ci vivono esseri umani, non giocattoli.

Di Redazione |

Lettera al Bambino Gesù a nome del Quartiere. “Sogno una nuova alba, sogno la responsabilità delle Istituzioni, sogno il futuro di Pizzo Carano Sant’Anna”. Caro Bambino Gesù, porto dentro di me lo sguardo profondo di tutti gli abitanti. Gli occhi sembrano racchiudere la profondità della solitudine che continuamente sperimentiamo. Ti penso sai? Penso a quanto ci siamo detti nel silenzio delle lacrime che scorrevano lungo il viso che si contrapponeva al coraggio di quel sorriso del presepe allestito in via Aldo Moro. Vorremmo riscaldare le tue mani al freddo e al gelo di una grotta a stento riscaldata da un bue e un asinello. Come la nostra chiesetta, che ancora dopo quasi quarant’anni, rimane in un garage condominiale. Noi per fortuna abbiamo la stufa; tu purtroppo quella notte, ti sei ritrovato da solo. Ti abbiamo visto, privo di tutto, ma avevi vicino a te, due persone meravigliose: la tua dolcissima mamma Maria, e il tuo accogliente papà Giuseppe, che ti guardavano incantati, ben sapendo, quale dono il Cielo aveva fatto alla terra. Sei nato povero fra i poveri, bisognoso di tutto, arricchendo il mondo con la tua presenza. Caro Bambino Gesù, puoi ritenerti un abitante di Sant’Anna. Sei tu, il regalo di Natale, che vorrei donare in primo luogo al mio quartiere. Per questo pezzo di terra che ha regalato il presepe anche quest’anno, ma che tiene i terreni senza qualcosa di concreto, asilo, spazi verdi, centro polivalente, le promesse che hanno fatto? Rimaste chissà dove. Per fortuna ci sei tu che ritorni ogni anno, facendoti bambino. Facendoci comprendere che non hai lasciato nulla di fermo nei tuoi cassetti. Venendo in mezzo a noi, ci hai fatto il regalo più grande. Sogno quest’alba, con la speranza nel cuore. Mentre ancora nelle notti buie della vita, risuoneranno nel cuore di Sant’Anna le parole di Niccolò Fabi:  “Nel mezzo c’è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire”… Caro Bambino Gesù, nei sogni in fondo a un pianto, nei giorni di silenzio, anche nel nostro garace condominiale adibito a chiesa sarà Natale 2021. Lì ti abbracceremo forte. Per un istante la periferia sarà il centro della tua nascita. Oltre la inadeguatezza umana, il tuo amore non finirà mai. A Pizzo Carano Sant’Anna ci vivono esseri umani, non giocattoli.  Buon Natale così! Vincenzo Siracusa  Presidente del Quartiere Sant’Anna di San Cataldo 

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