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Amazzonia: governo conferma, trovati resti dei due scomparsi

Nascosti nella giungla da killer. Indagini su possibile mandante

Di Redazione |

BRASILIA, 16 GIU – “Resti umani” sono stati trovati nelle ricerche del giornalista britannico, Dom Phillips, e dell’antropologo brasiliano, Bruno Araújo, scomparsi undici giorni fa nell’Amazzonia occidentale: lo ha confermato il ministro della Giustizia brasiliano, Anderson Torres, dopo che ieri i fratelli Oseney da Costa de Oliveira, detto ‘Dos Santos’, e Amarildo da Costa Oliveira, detto ‘Pelado’, hanno confessato di averli uccisi e fatto sparire i corpi. I cadaveri, che sono stati nel frattempo raccolti da agenti della polizia federale, erano stati nascosti dai presunti assassini in una zona della giungla di difficile accesso. Phillips e Pereira erano scomparsi dal 5 giugno, quando sono stati visti l’ultima volta nel comune di Sao Rafael, da dove erano partiti in barca per Atalaia do Norte, nello Stato di Amazonas. Per il commissario di polizia, Eduardo Fontes, si è trattato di un “crimine efferato”. Il duplice omicidio è avvenuto nella Vale do Javarí, vicino al confine con Perù e Colombia, dove si trova una riserva di indigeni vessati da cercatori d’oro, narcotrafficanti e pescatori illegali. Phillips, 57 anni, collaboratore del quotidiano The Guadian, e Araújo, 41 anni, ex funzionario della Fondazione nazionale dell’indio (Funai), stavano conducendo ricerche sulla situazione di alcune tribù e avevano ricevuto minacce per il loro lavoro. La moglie di Phillips, Alessandra Sampaio, ha sollecitato indagini rapide sul caso, mentre rappresentanti degli indigeni denunciano la mancanza di sicurezza nella foresta. “Anche se attendiamo le conferme finali, questo tragico esito pone fine all’angoscia di non sapere dove si trovano Dom e Bruno: ora possiamo portarli a casa e dare loro addio con amore”, ha detto la donna. “L’aumento dei conflitti nelle terre indigene è causato principalmente dagli estrattori illegali, che sono aumentati negli ultimi anni, creando uno scenario di violenza e devastazione ambientale”, ha dichiarato la deputata indigena, Joenia Wapichana, del partito ambientalista Rede Sostenibilità.

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