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Gb: Truss apre agli aiuti per caro bollette ma non a tutti

Aspirante premier ancora criticata per piano tasse. 'Pericoloso'

Di Redazione |

LONDRA, 29 AGO – La ministra degli Esteri Liz Truss, super favorita sul rivale ed ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak nella corsa alla leadership Tory e alla carica di nuovo premier britannico dopo Boris Johnson, ha aperto agli aiuti diretti per le famiglie del Regno Unito alle prese col caro bollette (in aumento dell’80% a ottobre) ma con certe riserve per non distribuirli a pioggia fra tutta la popolazione. L’idea dell’aspirante premier sarebbe quella di limitarli ai cittadini più in difficoltà, quindi quelli che percepiscono già i benefit pubblici, ma da più parti, incluso il suo partito, l’invito non è quello di porre questi limiti. Mentre dalla sua campagna per la leadership conservatrice arriva la rassicurazione che la titolare del Foreign Office non intende escludere a priori gli aiuti statali senza vincoli. Per molte settimane Truss si è opposta a questo tipo di interventi e la sua linea dura è stata sicuramente premiata dal successo di consensi raccolti, in base ai sondaggi, fra gli iscritti Tory che con loro voto postale hanno tempo fino a venerdì 2 settembre per scegliere il nuovo inquilino di Downing Street. I piani economici della titolare del Foreign Office continuano a venire criticati, in particolare la sua ultima proposta di un taglio dell’iva del 5%, portandola al 15%. Una misura preoccupante e pericolosa stando a Paul Johnson, direttore dell’Institute for Fiscal Studies, che avrebbe effetti devastanti sulle finanze pubbliche del Regno. Intanto il primo ministro uscente Johnson lascia una richiesta alla sua sempre più probabile erede: quella di continuare a investire nell’energia verde e nella transizione ecologica, evitando soluzioni rapide per contrastare la crisi del caro vita.

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