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Polonio nel tè di Litvinenko, muore di Covid agente accusato

Il russo Dmitry Kovtun ha sempre negato le accuse

Di Redazione |

ROMA, 04 GIU – L’ex agente del Kgb Dmitry Kovtun accusato dalla Gran Bretagna di aver avvelenato nel 2006 l’oppositore del Cremlino Alexander Litvinenko a Londra, è morto di Covid. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass. Litvinenko, cittadino britannico ed ex ufficiale del Kgb, diventato un oppositore di Vladimir Putin, morì settimane dopo aver bevuto del tè verde contenente polonio-210 radioattivo al Millennium Hotel di Londra, dove aveva incontrato Kovtun e l’altro sospettato dell’avvelenamento, Andrei Lugovoy. Gli investigatori trovarono tracce di polonio nei luoghi di Londra in cui erano stati i due uomini, tra cui uffici, hotel, aerei e lo stadio di calcio dell’Arsenal. Kovtun e Lugovoy hanno sempre negato le accuse e la Russia si rifiutò di estradarli per il processo. Lugovoy, membro del Parlamento russo, ha detto di essere in lutto per la morte di un “amico caro e fedele”, riporta sempre la Tass.

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