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Terrorismo: maxi-processo Parigi,Salah Abdeslam non risponde

Unico superstite stragi 2015 non chiarisce la sua partecipazione

Di Redazione |

PARIGI, 30 MAR – Salah Abdeslam, principale imputato al maxiprocesso per le stragi jihadiste a Parigi nel 2015 e unico superstite dei commando che uccisero 130 persone, ha scelto di ricorrere alla “facoltà di non rispondere” in occasione, oggi, dell’interrogatorio in aula sui suoi movimenti la sera di quel 13 novembre. “Signor presidente, signori della corte – ha detto Abdeslam in apertura di udienza – oggi desidero utilizzare la mia facoltà di non rispondere”. Il presidente del tribunale, Jean-Louis Périès, ha replicato: “bene, io farò delle domande e non avrò risposte, giusto?”. “Esattamente”, ha risposto con calma l’imputato. “Per quale motivo? – lo ha incalzato il magistrato – lei a volte è stato provocatorio, ma ha trovato anche parole di comprensione per le vittime”. “Ci sono molte ragioni per non parlare – ha risposto Abdeslam – una di queste è proprio che vengo definito provocatore, per questo non voglio più esprimermi. E’ mio diritto, non devo giustificarmi”. “Ho fatto degli sforzi – ha aggiunto – ho mantenuto il silenzio per 6 anni. Poi ho cambiato idea, mi sono espresso nei confronti delle vittime con rispetto. Oggi, non voglio più farlo. Non ce la faccio più”.

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