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La denuncia della Uil agrigentina: “L’economia e il turismo rischiano di crollare”

Di Redazione |

La Uil di Agrigento interviene ancora una volta sulla difficilissima situazione per strade, gallerie, fascia costiera e il rischio idrogeologico che stanno mettendo in ginocchio l’intera provincia, con riverberi economici, sociali e lavorativi drammatici.

“Siamo quasi stanchi di ripeterlo: la Provincia di Agrigento è ancora una delle 110 province di Italia oppure no?”. E’ quello che si chiede e chiede alle istituzioni il segretario provinciale della Uil Gero Acquisto.

“Constatiamo – continua Acquisto – come in un film horror, che quotidianamente ci sono sempre sorprese: la situazione viaria non migliora per nulla, adesso c’è la problematica galleria Kaos a Porto Empedocle, a rischio chiusura, che in un corollario di chiusure sarebbe un altro schiaffo per i collegamenti generali. Apprendiamo che la riapertura del Salsetto non è scontata per l’inizio estate (c’è da intervenire sul ponte della cementeria), ciò significa che l’interdizione di parte del Morandi metterà in totale collasso tutti i collegamenti, l’economia e il turismo estivo. Per tutto ciò, invitiamo Anas e governo nazionale e regionale a trovare le dovute soluzioni in tempi certi e rapidi, garantendo i livelli di sicurezza e ammodernamento di cavalcavia e gallerie a rischio. Se poi non si accelera sugli interventi per il dissesto e l’erosione della fascia costiera da Menfi a Licata (il 44% delle coste e delle spiagge sono interdette o a serio rischio chiusura), staremo ad assistere ad un crollo delle presenze turistiche; tra l’altro anche l’unica strada di collegamento col mare della frazione di Cannatello abbiamo scoperto essere a rischio erosione. Non vogliamo che adesso inizi in Parlamento una querelle pure sul codice degli appalti che finirà con ricorsi alla Corte Costituzionale. Il sistema dei lavori pubblici in Sicilia è in crisi e si devono trovare, con lo sblocca cantiere e il collegato alla finanziaria regionale, i giusti tasselli per far ripartire un settore che negli ultimi anni ha visto sparire 80 mila posti di lavoro nel nostro Paese. Vogliamo sperare che l’interesse diffuso sia centrale nelle scelte governative e che l’economia e i cantieri, visti i 26 miliardi che promette il governo giallo-verde, siano realtà e respiro per i territori e per far ripartire l’occupazione e la manodopera oggi priva pure di ammortizzatori. La Uil di Agrigento continuerà a monitorare una situazione, ad oggi, semplicemente alla canna del gas.”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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