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Coronaviru, Erika: “Faccio l’infermiera a Genova, ma non tornerei al sud”

Di Redazione |

“Questo è un messaggio per tutti i colleghi Siciliani che si trovano a lavorare lontani dalla terra in cui sono nati da mesi o addirittura anni. Negli ultimi giorni, a causa dell’emergenza coronavirus, le proposte di lavoro da parte delle aziende sanitarie Siciliane sono all’ordine del giorno. Ora la nostra Sicilia ci vuole con sé! È vero, è allettante l’idea di poter “abbracciare” la propria famiglia, di poter affrontare da “vicino” questo periodo di buio e paura, di poter vedere magari i propri nonni e farsi coccolare da qualche loro vecchia storia sulla guerra che ci consolerebbe molto sui sacrifici che stiamo facendo in questo momento. E’ allettante svegliarsi con il sorriso di mamma che mette su il caffè, con le urla di papà che non trova le scarpe perché qualcuno ha il vizio di tenere tutto in ordine. È bello poter tornare da lavoro e trovare un pasto caldo già in tavola, rivedere i propri amici di infanzia e non farlo solo attraverso una videochiamata. Credetemi, tutto ciò manca anche a me, è allettante anche per me, ma in questo momento non accetterei mai una proposta di lavoro per la Sicilia”.

Lo dice Erika Lo Iacono, infermiera che da due anni lavora alla Clinica Scassi di Genova.

“Non lascerei mai una regione, la Liguria nel mio caso – continua la giovane – che mi ha accolta, fatta crescere professionalmente, fatta sentire a casa sin dal primo istante. Non lascerei mai Genova in un momento di difficoltà come questo, non lascerei la mia azienda, i miei colleghi, le persone che da due anni ad oggi mi sono state accanto nei miei momenti si e no, diventando ormai parte essenziale della mia vita.. Queste città, aziende, persone, ci hanno dato la possibilità di mettere in pratica la nostra professione quando invece la nostra amata terra non lo ha fatto! Siamo Italiani prima di essere Siciliani e se “giù” hanno bisogno di noi, anche al “nord” c’è uno stramaledetto bisogno di sanitari. Pensateci bene. Scusate il mio sfogo ma queste fughe dal “nord” (odio fare la distinzione tra nord e sud), mi sembrano insensate in un momento come questo. Siamo Italiani, ricordiamocelo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA