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Le due sorelle accoltellate Sciolta prognosi su 14enne

Le due sorelle accoltellate Sciolta prognosi su 14enne

La ragazza è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania: «Ma ora serve intervento psicoterapeutico in una struttura specialistica adeguata»

Di Redazione |

I medici del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania hanno sciolto la prognosi per la 14enne accoltellata dal padre, Roberto Russo, che ha ucciso anche un’altra figlia di 12 anni e poi tentato il suicidio. «Per quanto concerne il recupero delle condizioni psichiche – si legge nel bollettino medico – il percorso iniziato all’interno del Reparto di Rianimazione non può considerarsi concluso per la natura del trauma subito. Alle dimissioni, che avverranno nei tempi clinici adeguati – conclude – sarà necessario dare continuità all’intervento psicoterapeutico in una struttura specialistica adeguata». La 14enne ha subito una lesione dell’arteria mammaria interna con una grossa perdita di sangue oltre ad una lesione all’addome che ha determinato un modesto versamento fluido perisplenico e peripancreatico.

GIP CONVALIDA FERMO. Il Gip di Catania, Flavia Panzano, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Agata Santonocito, ha convalidato il fermo, eseguito dai carabinieri, di Roberto Russo, il 47enne che il 22 agosto scorso ha accoltellato nel sonno le figlie Laura e Marika, di 12 e 14 anni, a San Giovanni la Punta. La più piccola è morta, la seconda è ricoverata ancora in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi. Il Gip, contestualmente, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Russo per omicidio e tentativo di omicidio aggravati. L’uomo, che ha anche tentato il suicidio ferendosi con un coltello all’addome, è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale Cannizzaro.

IL RACCONTO. La ragazza sopravvissuta alla furia omicida del padre avrebbe raccontato delle coltellate, della corsa disperata a casa degli zii per trovare rifugio in quella maledetta notte, del rimorso per avere lasciato la sorellina da sola. Da lunedì, da quando ha ripreso conoscenza, ha confidato ai medici che non riesce più a dormire perché ha paura. E al primario della Rianimazione, Sergio Pintaudi, ha espresso un desiderio: quello di ascoltare la radio perché la musica che le tiene compagnia. Per questo nella sua stanza è stata portata una piccola radio sintonizzata su emittenti che trasmettono soltanto musica, niente notiziari per non rischiare che venga a sapere della tragica fine di Laura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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