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Project financing, per le escursioni sull’Etna i termini slittano al 30 giugno

Di Francesco Vasta |

Pochi giorni prima della scadenza, il Comune di Linguaglossa ha tolto le castagne dal fuoco. L’ultimo giorno utile per presentare le offerte nell’ambito del project financing per una nuova mobilità a Etna nord è adesso il prossimo 30 giugno. Non più il 21 aprile, termine fissato a dicembre, quando l’amministrazione del sindaco Salvo Puglisi, di concerto con quella di Castiglione di Sicilia di Antonio Camarda, aveva varato la cosiddetta «terza via». Cioè uno schema di affidamento della pista sterrata che da Piano Provenzana, la stazione turistica linguaglossese, conduce fino ai crateri sommitali dell’Etna diverso dalle due formule su cui, negli ultimi anni, si è consumato uno scontro politico costato anche il blocco delle escursioni in quota.

Da una parte le lunghe concessioni, bocciate dall’Autorità Antitrust, assicurate all’operatore storico – il gruppo che gestisce anche la funivia di Etna sud – dall’altra, il regime autorizzatorio suggerito dal Garante – più imprese in concorrenza sulla stessa strada – rimasto sulla carta.

La scelta delle due amministrazioni insediatesi meno di un anno fa, è stato invece un avviso esplorativo per la ricezione di progetti di finanza che consentano, agli eventuali investitori, di colmare con proprie risorse i gap infrastrutturali e dell’offerta turistica del territorio. In cambio, dai due Comuni proprietari, Linguaglossa e Castiglione, arriverebbe la gestione pluriennale della strada per i crateri, unica via d’accesso a quota 3000 del versante nord, utilizzata per il business delle escursioni motorizzate fino alla vetta dell’Etna.

Da dicembre ad oggi, tuttavia, di bozze e proposte sul tavolo dei sindaci non ne sono arrivate. Il dubbio dei Comuni è che si possa allora fare ancora qualcosa di più nel campo della promozione dell’avviso. «Non avendo avuto offerte, abbiamo voluto prolungare i termini – spiega il primo cittadino Puglisi – potremo così pubblicare l’avviso anche in Gazzetta europea e pensare meglio alla presentazione delle grandi possibilità offerte dal project financing, coinvolgendo università e attori come Confindustria ». Al momento l’ipotesi del flop non viene nemmeno presa in considerazione, malgrado già nei mesi scorsi alcune voci, a partire dallo stesso operatore storico, avevano criticato l’ambizioso piano di Linguaglossa e Castiglione. Servono infatti investimenti a sei zeri e una visione imprenditoriale che, finora, mai si è vista sul versante nord.

Nel frattempo l’estate 2018 è già stata salvata grazie all’appalto annuale delle escursioni, nelle more dell’avviso ora prorogato a giugno, vinto dall’associazione d’imprese Etna mobility. Si lavora per rendere operative le jeep del nuovo operatore già dal 25 aprile. Tra oggi e domani ci sarà un incontro con gli operatori di Etna nord e l’amministrazione per limare gli ultimi dettagli. Il biglietto andata-ritorno dovrebbe aggirarsi sui 60 euro, da scontare del 30 per cento per i residenti e per i turisti ospiti di strutture a Linguaglossa, Castiglione, Piedimonte, Randazzo, Maletto, Bronte, Fiumefreddo. «Anche questa è una bella novità, finora la scontistica per il territorio non si era vista», ricorda Puglisi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA