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Plaia di Catania: dopo l’emergenza la prevenzione, Musumeci sollecita un piano antincendi

Di Redazione |

CATANIA – «Definiremo un gruppo di lavoro che dovrà entro tempi ragionevolmente brevi redigere un piano di previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza nella zona Plaia, che è rimane dal punto di vista del rischio incendi una tra le più complesse e vulnerabili di tutta l’area etnea». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci parlando con i giornalisti a Catania a margine di un vertice di coordinamento di Protezione Civile per affrontare il problema del rischio incendi nella zona della Plaia di Catania, teatro di un vasto rogo il 10 luglio scorso.

«Ognuno – ha aggiunto Musumeci – deve compiere il proprio dovere. Dobbiamo sapere che cosa serve in termini di parcheggio vie di fuga, di approvvigionamento idrico in caso di necessità, chi deve curare il boschetto, le aree private e quali pericoli può comportare la contiguità con il sedime aeroportuale. Tutto quello che è necessario fare oggi dovrà essere definito».

Entro il 30 settembre verranno quindi definiti gli obiettivi per la redazione di un Piano-stralcio di protezione civile legato al rischio incendio nell’area della Plaia di Catania. Entro la fine di marzo del prossimo anno il Piano dovrà essere pronto per la sua attuazione. 

Attorno allo stesso tavolo per oltre due ore si sono trovati tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella gestione di quella fetta di territorio e delle relative attività economiche, attraversato dal viale Kennedy, l’area cioè che va dal porto all’aeroporto, dal boschetto agli stabilimenti balneari. Presenti, tra gli altri, il prefetto Claudio Sammartino, il sindaco Salvo Pogliese e il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Calogero Foti, oltre ai rappresentanti del Corpo forestale della Regione, della Capitaneria di porto, dei Vigili del fuoco, del sindacato degli stabilimenti balneari, della società aeroportuale e della Protezione civile etnea.

Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal capo della Protezione civile della presidenza della Regione Foti. Il Piano di previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza dovrà occuparsi di affrontare le seguenti criticità: vie di fuga dal viale Kennedy, riqualificazione e gestione del boschetto, un’area di parcheggio per le auto dei bagnanti, sistemazione idraulica dei torrenti che attraversano l’area, collocazione di idranti per l’approvvigionamento idrico in caso di necessità, pulizia delle aree incolte pubbliche e private.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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