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Licata, le ruspe non si fermano In pochi al corteo degli abusivi

Licata, le ruspe non si fermano In pochi al corteo degli abusivi

Giù un altro immobile abusivo nella località balneare del Pisciotto. Domani va giù un'altra costruzione. Pressoché deserta la manifestazione FOTO

Di Giuseppe Cellura |

Giù un altro immobile abusivo acquisito al patrimonio comunale a Licata. Le ruspe dell’Impresa Patriarca Salvatore di Comiso questa mattina sono tornate in azione nella località balneare del Pisciotto dove – a metà pomeriggio – è stata portata a termine l’opera demolitrice.

Domani si dovrebbe tornare a Torre di Gaffe dove uno degli ex proprietari si sarebbe “pentito” dell’iniziale decisione di provvedere autonomamente all’abbattimento della propria villetta e avrebbe fatto dietrofront. Qualora questa dovesse essere la risoluzione finale, saranno le ruspe incaricate dal Comune a demolire a costruzione.

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Una delegazione “politica” ha incontrato il Prefetto Nicola Diomede. A comporla, il sindaco Angelo Cambiano, il presidente del Consiglio comunale Carmelinda Callea e i capigruppo Chiara Ferraro, Giuseppe Federico, Violetta Callea, Giuseppe Russotto e il consigliere Giorlando Farruggio.

Si è invece conclusa da pochi minuti la manifestazione organizzata dal Comitato per la Tutela della Casa, svolta in piazza Attilio Regolo. Più che di una manifestazione si è trattato di un concentramento.

A guidarlo Gianluca Mantia, il quale ci ha rilasciato queste dichiarazioni. “Chi parla di abusivismo o di salvaguardia del territorio sbaglia argomento. Il tema principale è quello che le nostre Istituzioni al momento sembrano non poter far nulla. Ci teniamo poi a sottolineare – conclude Mantia – che il nostro comitato si vuole svincolare dalle accuse piovuteci addosso e soprattutto da quella di eco-mafiosi. Siamo delle persone per bene e lo abbiamo dimostrato in varie occasioni”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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