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Caltagirone, Catya uccisa dal marito la lite e poi la morte giù per le scale

Di Redazione |

Caltagirone. È stato il marito ad uccidere Caterina “Catya” Di Stefano, 46 anni operatrice socio-sanitaria in una comunità per disabili, oggi pomeriggio a Caltagirone. Giuseppe Randazzo, 50 anni, arrestato dalla polizia come il responsabile dell’omicidio ha dichiarato in un primo momento che la moglie era caduta dalle scale del palazzo nel quale abitano, in via Pietro Mascagni, nella zona nuova di Caltagirone.

Ma con il passare delle ore questa versione è apparsa sempre più improbabile, anche grazie alle testimonianze raccolte dalla polizia da parte dei vicini che hanno dichiarato di aver sentito una violenta lite sulle scale tra marito e moglie.

La coppia era in crisi e i due si stavano separando anche se continuavano ad abitare sotto lo stesso tetto. 

A lanciare sono stati proprio i vicini, quando la polizia è arrivata, il corpo di Catya era riverso nell’androne del palazzo e il marito era in stato confusionale.

Randazzo, che fa il ceramista, sottoposto a interrogatorio ha cominciato a raccontare versioni improbabili degli ultimi minuti trascorsi con la moglie, ha ammesso il litigio sulle scale e, secondo lui, sarebbe seguita una colluttazione poi finita con la caduta accidentale della moglie. Ma in realtà, sul collo della donna ci sarebbero dei segni inequivocabili di una stretta al collo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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