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Agrigento, centomila persone senz’acqua per un guasto all’acquedotto (e non succede nulla)

Di Redazione |

Dissercizi per oltre centomila persone della provincia di Agrigento che, a causa di un guasto all’acquedotto del Fanaco – l’ennesimo e periodico – sono rimaste senza approvvigionamento idrico. Un problema che si riscontra ormai con regolarità da anni e che nessuna Istituzione è ancora riuscita a risolvere costringendo la popolazione a lunghissimi turni di distribuzione che superano ormai anche una settimana. Significa cioè acqua nei rubinetti per poche ore ogni molti giorni e case che da queste parti si costruiscono solo sopra enormi cisterne.

L’ultimo guasto è stato comunicato da Siciliacque a Girgenti Acque lo scorso 11 dicembre e quattro città (Ravanusa, Campobello, Canicattì e Casteltermini) hanno visto interrotto l’approvvigionamento, mentre c’è stata una fornitura ridotta ai serbatoi “Sant’Angelo” di Licata e nei comuni alimentati dal partitore di Aragona e cioè vasti quartieri di Agrigento, Aragona, Comitini, Porto Empedocle, Favara.

Una situazione talmente regolare nella sua assurdità che non ha portato nessuna Istituzione a mettere in campo iniziative per risolvere una volta per tutte il problema. Solo nelle scorse ore, secondo quanto si è appreso, il guasto è stato riparato ma per decine di migliaia di persone la “regolare” distribuzione tornerà tra tre o quattro giorni.

Da oltre quindici anni Girgenti Acque gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento senza mai essere riuscita a mantenere l’unica promessa che interessava davvero gli utenti: garantire l’acqua 24 ore su 24. In tutta la provincia vi sono infatti turni comunque inaccettabili, a fronte di una tariffa piuttosto elevate, e un sistema di approvvigionamento talmente polverizzato da non riuscire a garantire un servizio accettabile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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