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Un anno senza Sebastiano Tusa, Musumeci: «Un anno triste»

Di Redazione |

PALERMO – Un anno fa la tragedia del boeing 737 dell’Ethiopian Airlines, caduto dopo sei minuti dal decollo, nei cieli di Addis Abeba. 157 le vittime. Su quell’aereo il 10 marzo 2019, c’erano otto italiani. Sette di essi facevano parte di un mondo al servizio dei più poveri e dei più fragili: Carlo Spini, Gabriella Vigiani, Matteo Ravasio, volontari della onlus Africa Tremila; Paolo Dieci, presidente della ong Cisp (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli); Virginia Chimenti e Maria Pilar Buzzetti, operatrici del Pam-Onu; Rosemary Mumbi, impegnata nei programmi della Fao-Onu. L’ottava vittima, Sebastiano Tusa, era l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana.

«Un anno senza Sebastiano è un anno di tristezza per l’assenza dell’amico, dell’uomo di grande cultura e dell’assessore appassionato, che nella sua missione al servizio di questa terra, da lui amata profondamente, aveva saputo mettere uno straordinario impegno, con idee forti e vincenti. La “Giornata dei beni culturali siciliani”, istituita in sua memoria, è stata sospesa per l’emergenza che sta interessando tutta la Nazione, ma oggi, in modo particolare, egli è presente nella mente e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare insieme a lui». Cosi il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, nel giorno del primo anniversario della scomparsa di  Tusa

«Presto – annuncia il governatore – nella cappella del Santissimo Crocifisso, che si trova all’interno della basilica di San Domenico a Palermo, sarà realizzato un monumento funerario in cui verranno accolte le sue spoglie e dove verrà installata una lapide per contribuire a tenere per sempre vivo il suo ricordo ed il suo esempio». 

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, in ricordo di Tusa, dice: «”E’ trascorso un anno dalla scomparsa di Sebastiano, un anno in cui alla Sicilia è mancato un archeologo appassionato, un viaggiatore instancabile, oltre che un assessore dalle notevolissime capacità e competenze». «Con Tusa se n’è andato uno studioso del Mediterraneo come pochi. Faremo la nostra parte per conservare e tramandare l’immenso e prezioso lavoro fatto da Tusa per la Sicilia”, sottolinea Miccichè. (ITALPRESS).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA