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La Valle dei Templi apre le porte alle famiglie: si inizia col piccolo archeologo

La Valle dei Templi apre le porte alle famiglie: si inizia con il piccolo archeologo

Ci saranno attività e giochi come simulazioni di scavo e su come scrivevano gli antichi

Di Isabella di bartolo |

La prima domenica del mese, nella Valle dei Templi, è dedicata a genitori e bambini. Rigorosamente gratis. Anche stavolta il Parco archeologico di Agrigento apre le sue porte alle famiglie con una serie di attività rivolte a tutte le fasce di età: dai 3 ai 99 anni come si legge nell’invito dell’ente parco che racchiude la storia più fulgida dell’antica Akragas.  

Un progetto sperimentato con successo lo scorso anno e che anche per il 2015 prevede una serie di manifestazioni nell’ambito dell’iniziativa: La valle dei templi dei piccoli. Attività e giochi in famiglia nell’antica Akragas. «L’idea è quella di ampliare l’offerta del Parco archeologico – spiega il direttore Giuseppe Parello – facendo scoprire le bellezze della Valle dei Templi attraverso gli occhi dei bambini e svelando così agli adulti. Grazie al lavoro di esperti e alla curiosità dei più piccoli, nascono momenti di grande divertimento e allegria che coinvolgono grandi e piccini. Momenti di svago ma anche dal grande valore educativo e culturale».  

Laboratori didattici per bambini e famiglie si svolgono la domenica pomeriggio nella Casa Pace o nell’area dell’Olympieion, gratis, dalle 15,30 alle 18,30 e si inseriscono nella programmazione delle attività di educazione al patrimonio che il Parco archeologico di Agrigento rivolge a bambini e ragazzi con diversi appuntamenti. «Negli incontri domenicali – aggiunge l’architetto Parello – attraverso un approccio ludico- creativo i bambini imparano a conoscere i cibi dell’antichità, gli oggetti d’uso quotidiano, gli abiti, le armi, la scrittura, ascolteranno i racconti di storie e miti legati all’antica Akragas, realizzeranno degli oggetti che porteranno con sé dopo le attività».  

L’appuntamento di questo mese è dedicato all’arte degli scribi e al valore della comunicazione scritta nel passato. Come scrivevano gli antichi? è il titolo del programma educativo che vedrà impegnati pedagogisti, archeologi ed esperti i quali insegneranno ai piccoli allievi, sotto gli occhi curiosi dei genitori, come si scriveva in epoca antica con tavolette di cera e stilo. «Oltre a questo momento che coniuga gioco e didattica – dice il direttore del parco – ci sarà anche un approfondimento sulla lingua parlata dagli antichi greci e romani. Verranno illustrate alcune parole e ci si soffermerà sull’etimologia delle parole moderne e, ancora, verranno mostrati ai piccoli le iscrizioni greche e latine conservate nella Valle dei Templi».  

L’appuntamento è nei pressi del tempio di Zeus, con ingresso da Porta Quinta. Ed è questo uno dei momenti didattici in programma per l’anno in corso tra cui spiccano anche le simulazioni di scavo per i bambini che si divertono a ritrovare reperti-giocattolo nascosti sotto la sabbia. «L’obiettivo di questo nostro programma a corredo delle visite turistiche tradizionali è duplice – conclude Parello -: da una parte la diffusione e la conoscenza del patrimonio culturale rivolto a bambini e ragazzi ma anche il coinvolgimento degli adulti.  

Possono partecipare le famiglie con bambini dai 4 ai 13 anni e le attività che abbiamo proposto saranno protagoniste anche all’Expo: il nostro progetto, infatti, è stato scelto da Unioncamere e sarà illustrato a Milano con laboratori didattici legati all’alimentazione tra passato e presente. Una maniera per promuovere il nostro Parco archeologico ma anche le eccellenze del territorio che sono tra i simboli della Sicilia».

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