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Il Palermo stecca la prima in casa e lascia il Barbera tra i fischi

Di Alfredo Zermo |

PALERMO – Il Palermo stecca la prima in casa e lascia il ‘Barbera’ tra i fischi dello stadio e i cori ‘Zamparini vattene via’ della curva Nord. Senza faticare troppo, il Sassuolo incamera tre punti con una partita ordinata. Gli uomini di Di Francesco non hanno dovuto sudare molto per imporsi su un Palermo evanescente, con un attacco imbarazzante, un centrocampo molle e una difesa ballerina. Senza i necessari rinforzi, prima della chiusura del mercato, sarà un campionato in salita per la formazione di Ballardini. Nonostante l’Europa league, la squadra del presidente Squinzi si è dimostrata in gamba e solida. Schemi perfetti, linee compatte, con la difesa alta e in mezzo al campo uno straordinario Sensi a dettare il ritmo. Poi il solito Berardi, a tratti imprendibile.

Il Sassuolo parte subito bene. La difesa alta schiaccia i rosanero nella propria età campo, Mazzitelli e Sensi orchestrano a centrocampo senza trovare opposizione da parte dei rosanero, troppo timidi. Gli uomini di Ballardini appaiono in bambola, in balia degli avversari. La prima conclusione arriva al 6′: Berardi dopo uno scambio millimetrico con Sensi sfodera un gran tiro dal limite, Posavec si distende e blocca. Quattro minuti dopo, l’occasione è sui piedi di Sensi, a servigli la palla è Berardi, il tiro da fuori finisce di poco alto. Il Palermo non riesce a fare gioco, il centrocampo è ingessato, in avanti Quaison e Balogh non trovano spazi, il trio Acerbi Antei e Gazzola non sbaglia una chiusura. Al 12′ ci prova Politano ma Vitiello devia in angolo; al 24′ ancora Politano, l’esterno del Sassuolo prova una doppia conclusione, la prima ribattuta da Posavec, la seconda in angolo dalla difesa rosanero. Il gol è nell’aria. E arriva al 30′. Fa tutto Berardi, l’attaccante si procura una punizione da limite sinistro; la barriera ribatte la prima conclusione, ma la palla torna a Berardi che tira colpendo un compagno e sul ping pong, Rajkov stende Defrel: l’arbitro Pairetto fischia il rigore. Timida protesta dei rosanero per un presunto fuorigioco, ma Aleesami teneva in gioco gli attaccanti di Di Francesco. Berardi poi realizza dal dischetto.

Il Palermo a questo punto si sveglia. Va vicino al pareggio in due occasioni: prima al 38′ con Rispoli che fa tutto da solo, rubando palla a centrocampo, dribblando come birilli tre avversari , ma il suo tiro potente finisce alto di poco. Al 41′ è Rajkovic a provarci di testa su una punizione di Hiljemark ma Consigli sfodera una gran parata.

Non cambia la musica nella ripresa. Sassuolo sempre ordinato, rosanero che non riescono a produrre azioni di gioco degne di nota. Ballardini prova ad animare l’attacco, sostituendo Balogh, il peggiore in campo, con Nevstoroski. Fuori anche Bentivegna, l’unico tra i rosanero a darsi da fare senza però incidere più di tanto, al suo posto Sallai, che appena entrato prova da lontano (23′ st), ma Consigli si dimostra ancora una volta pronto. Il Palermo è tutto qui. Non riesce a combinare altro. Tanti errori a centrocampo e in difesa. Berardi sfiora il raddoppio al 36′ con un gran tiro dal limite dell’area che si stampa sulla traversa. Nel finale, i rosanero rimangono pure in dieci, per l’espulsione di Rajkovic. Un disastro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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