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Botte alla Iena Ismaele La Vardera dai furbetti del reddito di cittadinanza

Di Redazione |

PALERMO La Iena Ismaele La Vardera ed un operatore del programma televisivo sono finiti in ospedale dopo un’aggressione a Palermo. E’ quanto si legge sull’account Facebook de Le Iene, che spiegano: «Stavano indagando sui furbetti che percepiscono il reddito di cittadinanza pur non avendo i requisiti, quando sono stati aggrediti con calci e pugni. A loro va tutta la nostra solidarietà, forza ragazzi!».

«Ismaele La Vardera e un operatore de Le Iene, al lavoro per un servizio a Palermo, che vedremo nella prossima stagione su Italia1 – sottolineano Le Iene sul loro profilo Facebook – sono stati aggrediti prima verbalmente, poi fisicamente, tanto da finire in ospedale. Il motivo: stavano indagando sul reddito di cittadinanza e sui furbetti che ne usufruiscono pur non avendone i requisiti».

«Stavamo intervistando uno di questi furbetti che pur lavorando percepisce il reddito di cittadinanza – racconta Ismaele La Vardera -. A un certo punto ha iniziato a inveire contro il cameraman, poi ha fatto altrettanto nei miei confronti. L’intervistato – si legge ancora – ha strappato il microfono dalle mani di Ismaele e ha iniziato a picchiarlo in testa all’operatore. Nell’alterco sono volati schiaffi e pugni anche verso la Iena che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze. L’operatore è dovuto andare al pronto soccorso dove gli è stato riscontrato un trauma cranico, con 5 giorni di prognosi. Non è bello dover lavorare e sapere che qualcuno può perdere la pazienza e finire alle mani – continua La Vardera -. Mi sento di ringraziare le forze dell’ordine che sono intervenute in maniera esemplare. Il mio ringraziamento va al prefetto per la solidarietà espressa».

«Non è la prima volta – si legge ancora – che Ismaele viene aggredito durante il suo lavoro a Palermo, una città a cui è legato e che ha raccontato nel suo film ‘Italian politics for dummies’ in cui ha denunciato gli accordi inconfessabili della politica, anche con la mafia, durante la sua candidatura a sindaco (il film, dopo un grandissimo successo di pubblico e di critica in sala e in tv, è stato premiato come film rivelazione del 2019 ed è in tour per i festival, da Londra a Shanghai). Ad aprile stava indagando assieme all’autore e operatore Massimo Cappello sulla morte misteriosa di Aldo Naro, un 25enne palermitano ucciso nel 2015 davanti alla discoteca Goa, allo Zen, sempre a Palermo. Durante le riprese per il servizio sono stati aggrediti (clicca qui per il video dell’aggressione), finendo entrambi in ospedale. A Ismaele e al nostro operatore vanno un abbraccio grandissimo, certi che continueranno a lavorare con la passione di sempre senza farsi intimidire. Forza ragazzi!».

(video da twitter)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA