il caso
L’Università bosniaca e le lauree “carta straccia”, ora indaga la Procura di Palermo
Dopo le denunce degli iscritti che si ritengono truffati
La Procura di Palermo ha aperto una inchiesta dopo le denunce fatta alla Guardia di finanza da alcuni studenti che ritengono di essere stati truffati dall’Università italo-bosniaca, guidata da Salvatore Messina, presidente del dipartimento tecnico-scientifico di studi europei Jean Monnet, che avrebbe operato in convenzione con l’ateneo di Gorazde per i corsi in italiano.
Ma come scrive la Repubblica di Palermo, il ministero dell’Istruzione con una nota ufficiale ha evidenziato che «a seguito di approfondimenti è risultato che tale istituzione ha goduto fino a settembre 2023 di un accreditamento da parte delle competenti autorità bosniache e che tale accreditamento è venuto meno il 7 settembre 2023. Il Mur non ha mai autorizzato l’università di Gorazde a operare in Italia».
I titoli di laurea rilasciati agli studenti dunque «non hanno alcun valore né ai fini accademici né ai fini professionali: tali titoli non sono riconosciuti né da altro ateneo né da altra autorità pubblica».Dalle prime denunce emergerebbe che gli studenti avrebbero effettuato i pagamenti delle tasse universitarie con bonifici all’estero, in Paesi sempre diversi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA