Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

polizia

Palermo, spacciavano davanti una scuola della Zisa: arrestati sei pusher

L'inchiesta ha rivelato come il gruppo criminale spacciasse marijuana, hashish e cocaina anche a Giovanni senza alcuno scrupolo

Di Redazione |

Sei persone, tutte giovanissime e di età compresa tra i 28 e 21 anni, sono state arrestate dalla Polizia di Palermo perché accusate di gestire una rete di spaccio davanti una scuola della Zisa. Tutti sono accuati a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, hashish e cocaina. Il provvedimento cautelare è stato notificato a T. G., nato nel 1995; V. G., nato nel 1993 (già detenuto); L.V. V., nato nel 1994; M. A., nato nel 2000; P. S., nato nel 2000 e a F. A., nato nel 1999. Indagate a piede libero altre 4 persone I provvedimenti restrittivi, su richiesta della locale D.D.A., sono stati emessi dal Gip di Palermo.

L’indagine – protrattasi, ad intervalli, dal giugno 2017 al febbraio 2020 – è scaturita dalle molteplici segnalazioni anonime su una attività di spaccio nei pressi di via Crociferi, nei pressi dell’istituto comprensivo “Manzoni – Impastato” che non risparmiava neanche gli orari di ingresso e di uscita dei giovanissimi frequentatori dell’istituto. I diversi episodi registrati dagli investigatori hanno infatti evidenziato la totale assenza di scrupoli dei malviventi rispetto alla presenza in quelle stesse strade di studenti e genitori, che giornalmente vivono le attività della scuola.

Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di delineare le mansioni di ciascuno dei sodali, ognuno dei quali aveva un ruolo specifico. E’ emerso altresì come i malviventi, nel corso delle loro conversazioni, utilizzassero un linguaggio criptico. Era tuttavia inequivocabile che si occupassero di affari legati al traffico di stupefacenti ed i sequestri effettuati a riscontro hanno restituito una “chiara lettura” di quanto avveniva.

Le indagini condotte hanno permesso anche di verificare come, nel corso del tempo, l’attività criminale degli indagati si fosse gradualmente espansa territorialmente, raggiungendo anche altre storiche strade del popolare quartiere palermitano. Il fatto di poter contare su diversi pusher che effettuavano precisi turni di “servizio” in luoghi strategici, anche perché morfologicamente propizi allo spaccio come le stradine anguste che sorgono lungo il perimetro esterno del citato istituto scolastico, garantiva un’attività di controllo del territorio nelle 24 ore da parte del gruppo criminale: il cliente confidava nella compiacenza e nella costante disponibilità a procurare stupefacente del sodalizio che, a qualsiasi orario, poteva soddisfare la richiesta di stupefacente attraverso molteplici luoghi presidiati dai pusher. Durante le fasi operative dell’attività investigativa sono stati effettuati moltissimi sequestri di sostanza stupefacente, oltre che identificazioni di numerosi acquirenti – più volte anche di minore età – ai quali è stata contestata la sanzione amministrativa in quanto assuntori.

Si è stimato che l’attività illecita abbia portato nelle casse del sodalizio ingenti guadagni, così come desunto dalla giornaliera registrazione di molteplici episodi di spaccio, giunti anche a 50, senza contare quelli veromilmente effettuati e sfuggiti al censimento delle indagini di polizia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA