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Morgan candidato in Sicilia a fianco di Sgarbi per condividere progetto

Di redazione |

Roma – “Sgarbi piace a tutti, la sua iniziativa politica è innovativa e intelligente. Ecco, Vittorio deve essere appoggiato in questo suo progetto e mi sta chiedendo di cominciare dalla Sicilia”. Così Marco Castoldi, in arte Morgan, che, in un’intervista al Corriere della Sera, rompe gli indugi e rivela che alle regionali siciliane potrebbe correre al fianco del critico d’arte, candidato alla Presidenza della Regione.

“Vittorio arriva alla politica dall’insegnamento – spiega -. E quasi in modo plebiscitario approda alla politica come conseguenza diretta del suo comunicare. Attenzione, però: non comunicare in quanto intortare o incantare, ma comunicare nel senso di trasferire che è ben altro e molto più etico”. “La Sicilia è la culla della cultura – aggiunge -. In un Paese che è il più colto del mondo gli unici a non saperlo siamo noi. E mi faccia dire una cosa”. “Vorrei – sottolinea – che si invertisse l’assioma che ormai è diventato un luogo comune a tutti i livelli: il Nord traina il resto del Paese. Io e Vittorio vorremmo invece che fosse la Sicilia e il suo patrimonio artistico a spingere lo Stivale. Deve essere l’ultimo lembo dell’Italia a dare la scossa a tutto il Paese”. “La Sicilia – dice – è piena di talenti, di artisti. Dobbiamo ricominciare a far rivivere i teatri con una programmazione innovativa. Quindi, valorizzare i luoghi, incentivare gli eventi in ogni angolo dell’isola. Tutto ciò attirerà turisti e porterà denaro. Peccato che questa cosa non l’abbia ancora compresa Grillo”.

“Grillo – prosegue Morgan – è perfetto, è post ideologico. Ma ha un difetto: nel suo programma non c’è alcun riferimento alla parola cultura. Il mio compito sarà quello di aprire un dialogo fra Sgarbi e Grillo. Sono le due uniche personalità con una visione lunga”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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