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Medici, a Caltanissetta il direttivo Smi «Prioritario l’obiettivo sicurezza»

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Si è svolto a Caltanissetta il Direttivo Regionale del Sindacato Medici Italiani. Erano presenti il presidente onorario regionale Smi, prof. Giansalvo Sciacchitano, il segretario regionale Smi, dr. Giuseppe Catania, il tesoriere regionale Smi, dr. Salvatore Vasile, il coordinatore regionale area Odontoiatri Smi, dr. Domenico Catania, la responsabile per l’Asp 3 catania della Continuità assistenziale Smi, dott.ssa Maria Cipri, il responsabile per l’Asp 3 dell’assistenza primaria Smi, dott. Sergio Lombardo e la responsabile regionale e per l’Asp 3 Fespa, dott.ssa Ermelinda Luccarelli.

Si è parlato della problematica della specialistica ambulatoriale esterna il cui ingresso è precluso da anni ai giovani medici specialisti. Si è evidenziata la necessità di aprire il convenzionamento esterno ai giovani colleghi piuttosto che incrementare i budget milionari percepiti dalle poche società delle branche a visita convenzionate. L’ apertura al convenzionamento consentirebbe non solo un dignitoso lavoro a molti medici specialisti oggi sottopagati dalle società, ma anche di distribuire con raziocinio sul territorio, che oggi ne è privo, gli ambulatori specialisticiconvenzionati. 

Si è posta l’attenzione sulla Continuità Assistenziale. Prioritaria è sicuramente la sicurezza di chi ci lavora. Si è proposto di accorpare più postazioni di Continuità Assistenziale in un unico presidio, in tal modo la presenza di 4 colleghi in sede (che lavorerebbero a coppia per eventuali visite domiciliari) possa garantire non solo una maggiore sicurezza ai colleghi, ma permettere anche di poter fornire un servizio ancora più qualificato all’utenza.

Si è proposto inoltre che l’accesso diretto all’ambulatorio sia possibile solo nella fascia oraria dalle 20 alle 24 per i turni notturni. Dalle 24 alle 8 si effettuerà solo assistenza telefonica (il medico a seguito della valutazione del caso,deciderà se fornire indicazioni al telefono, invitare il paziente a raggiungere l’ambulatorio, recarsi al suo domicilio o attivare il 112). Questa apparente limitazione non determina snaturamento del servizio nato come risposta alle richieste di visite domiciliari non differibili in assenza del medico di medicina generale.

Si è poi affrontata la problematica dei medici di continuità assistenziale over 50 per i quali un lavoro che prevede quasi 90 turni annuali di notte, sia controindicato; si è proposto quindi di ricollocarli nell’ambito della Medicina dei Servizi dell’ASP nella quale la carenza di personale medico è evidente. Infine si è parlato anche del compenso orario del medico di Continuità Assistenziale che oltre ad essere inadeguato, non prevede indennizzo di lavoro usurante né di lavoro notturno. 

Per quanto riguarda la Medicina Generale si è parlato della realizzazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali e delle Unità Complesse Cure Primarie, un modello innovativo che garantisce una assistenza territoriale continuativa e accessi più semplici agli specialisti ambulatoriali. Il territorio potrebbe far fronte ad interventi di bassa-media intensità sgravando la struttura ospedaliera da questa tipologia di intervento. Tutte le tematiche saranno discusse con l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, così da poter ottenere obiettivi comuni per un’assistenza sanitaria sempre migliore del cittadino e per un lavoro sempre più sereno e dignitoso per i medici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA