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A Nesima il primo impianto cocleare del Meridione eseguito in anestesia locale

Di Redazione |

Eseguito per la prima volta nel sud Italia, all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, un impianto cocleare in anestesia locale.  L’intervento, innovativo e mini-invasivo, è stato portato a termine su una donna di 53 anni, dal dott. Ferdinando Raso, direttore dell’Uo di Otorinolaringoiatria, coadiuvato dal dott. Salvatore Ronsivalle, grazie anche al prezioso supporto della dott.ssa Salvaggio, anestesista e rianimatore di lunga esperienza. L’impianto cocleare è quel dispositivo che, inserito chirurgicamente all’interno della coclea consente ai non udenti di sentire. L’intervento è indicato nei pazienti affetti da sordità grave-profonda bilaterale e non presenta alcun limite di età, purché lo stato di salute sia buono e, soprattutto in età avanzata, che sussista un livello cognitivo adeguato.  Il dispositivo, di ultima generazione, è stato attivato subito dopo la fine dell’intervento, già nella sala operatoria, senza aspettare i 20 giorni previsti dalla chirurgia tradizionale. Peraltro, la collaborazione della paziente ha consentito all’audiometrista, la dott.ssa Sorbello, di interagire con la paziente e definire efficacemente la regolazione del dispositivo, il cosiddetto mappaggio. «L’intervento – ha spiegato il dott. Raso – che nella nostra città, da oltre 20 anni, veniva eseguito solo in anestesia generale, ha permesso ad un paziente affetto da sordità profonda bilaterale, di tornare a udire i suoni e la voce dei suoi cari. E’ una grande conquista per tutti i non udenti che, a causa della presenza di patologie non compatibili con l’anestesia generale, erano esclusi dalla possibilità offerta dall’impianto cocleare».  Grande soddisfazione è stata espressa anche dal dott. Fabrizio de Nicola, dg dell’Arnas Garibaldi.

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