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Stati generali del cinema, Schifani: “La Sicilia set ideale”

Il presidente della Regione: «Abbiamo investito più di 20 milioni in questo settore, altri cinque previsti nell’ultima lFinanziaria»

Di Redazione |

«In Sicilia abbiamo un clima e dei set naturali e architettonici, come il castello Maniace in cui ci troviamo oggi, che sono già location autonome, si presentano da sole, ideali per ospitare produzioni di film e insediamenti cinematografici. Abbiamo investito più di 20 milioni in questo settore, altri cinque ne abbiamo previsti nell’ultima legge Finanziaria». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, intervenendo stamattina agli Stati generali del Cinema a Siracusa.«La nostra Isola è pronta anche ad aiutare la formazione dei produttori cinematografici e degli attori – ha continuato – La Sicilia deve diventare un polo attrattivo per le produzioni audiovisive. Ma i fatti parlano da soli: Makari, o il commissario Montalbano, e molte altre grandi produzioni sono arrivate da sé. Allora dobbiamo stimolare ulteriore interesse attraverso l’iniziativa politica che stiamo assumendo favorendo l’arrivo di nuove opportunità, perché non è più il tempo solo de “La Piovra”. « Dal manifesto che verrà fuori dagli Stati generali auspico che arrivino indicazioni concrete, delle linee guida precise, pragmatiche, per la promozione dell’industria cinematografica in Sicilia. Questo può rappresentare un passaggio chiave per potenziare il cineturismo che da anni conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate, anche nell’ottica di promuovere il turismo d’inverno» ha concluso.

Occhipinti: “Norme chiare sul tax credit”

«Se vogliamo essere competitivi e attrarre investimenti dobbiamo avere norme chiare e tempi certi. Sono fondamentali poi la pluralità e la diversità di tipologie e serie che vengono prodotte e proprio per questo ci devono essere soggetti forti che possano finanziare i loro progetti. Oggi in Italia sono pochi i soggetti che decidono quali film si faranno» ha detto Andrea Occhipinti, fondatore e amministratore unico della Lucky Red, nel suo intervenento.

«Occorre parlare per un comparto audiovisivo migliore, di dignità italiana. E non occorre svendersi agli stranieri, perché non fanno i nostri interessi, ma soltanto i loro – afferma Luca Barbareschi, ceo di Eliseo Entertainment – Serve fare industria, ma servono investimenti, e togliere parte del canone della Rai, unico luogo di narrazione del Paese, è un grande danno per un inutile populismo. Dobbiamo imparare ancora tantissimo dagli Americani, in fatto di cineturismo. E dobbiamo farlo anche dai tedeschi, che hanno investito 2,3 miliardi sulla narrazione autoctona, più o meno tanto la Francia e un miliardo la Spagna. Noi solo 200 milioni».

Barbera: “I Festiva di cinema determinanti per i territori”

«Il cinema è una componente essenziale della crescita culturale e industriale del Paese. I festival possono dare un contributo essenziale in termini di promozione, ricadute economiche e valorizzazione culturale del territorio, come pochi altri strumenti di cui disponiamo. Non sono un semplice evento temporaneo, ma un investimento a medio e lungo termine, destinato a restituire più di quanto non costi». Lo ha detto Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia, intervenendo a un focus sui festival cinematografici.«Pochi giorni fa l’Associazione festival italiani di cinema ha presentato i risultati della ricerca ‘Cinema di oggi. Spettatori di domani’, in cui è stato evidenziato come, nel periodo da marzo 2023 a febbraio 2024, siano stati oltre 2 milioni le presenze nell’ambito dei festival di cinema italiani con il 58 per cento di pubblico nella fascia d’età 15-34 anni – aggiunge Pedro Armocida, presidente Afic e direttore artistico della mostra internazionale Nuovo Cinema di Pesaro -. Ma è emerso anche che la principale preoccupazione dei direttori di festival, rassegne e premi risiede nei tempi di pubblicazione dei bandi pubblici e nell’erogazione dei finanziamenti. Il settore chiede soluzioni condivise per dare certezza, magari anche con piani triennali, alla promozione cinematografica che si rivela ancora una volta centrale nell’ecosistema del cinema e dell’audiovisivo italiano».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA