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Calcio: Atalanta; Gasperini, abbiamo la testa forte

'Non scegliamo fra le tre competizioni. Sul 2-0 tirato poco'

Di Redazione |

BERGAMO, 28 APR – “I risultati di oggi sono favorevoli, ma la teoria va accompagnata dalla pratica: dovremo aspettare lo scontro diretto con la Roma e il recupero con la Fiorentina”. Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, commenta così i due punti recuperati ai giallorossi quinti, posizione che consente la qualificazione alla Champions League, altrimenti ottenibile vincendo l’Europa League: “La semifinale di andata è sempre più importante, il Marsiglia è un avversario di valore. Adesso il traguardo più importante è raggiungere la finale, come abbiamo fatto in Coppa Italia”. Gasperini sottolinea l’impegno senza risparmio della sua squadra: “Abbiamo una testa forte, siamo un po’ cocciuti, non abbiamo scelto una competizione e troviamo motivazioni in tutte e tre. Le partite non sono mai facili, squadre come l’Empoli danno il filo del torcere a tutti”. Solo un appunto alla prova dei bergamaschi: “Sul due a zero non siamo stati molto concreti tirando poco in porta e potevamo fare meglio tecnicamente, anche in termini di passaggi – l’analisi del match -. L’Empoli si chiude bene e l’abbiamo sbloccata col rigore, ma sul due a zero c’erano più spazi e non li abbiamo sfruttati”. Un elogio a Pasalic: “Mancavano i rigoristi come Koopmeiners e Scamacca, Pasalic e De Roon tra quelli in campo erano quelli che ne tiravano di più – osserva Gasperini -. Mario vuole raggiungere il record del croato con più gol in Italia. Centrocampista lo è sempre stato, ora ha aggiunto l’interdizione senza perdere la capacità di inserirsi che a volte lo rende più pericoloso degli attaccanti. Un giocatore completo”. Ancora, sui recuperi, su una conferma e su un dubbio davanti: “Scalvini e Kolasinac sono recuperati, Giorgio ha finito un pò affaticato e vedremo se giovedì giocherà dall’inizio – chiude il tecnico atalantino -. Touré ha fatto una buona partita anche dal punto di vista atletico, si muove e corre tanto. Scamacca non è entrato per un piccolo risentimento, cosa che mi ha contrariato perché lui ha bisogno di giocare”.

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