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La vigilia di Coppa, il Catania a Padova con (almeno) 1500 tifosi al seguito

Match in programma martedì sera alle 20 all'Euganeo

Di Andrea Cataldo |

Il conto alla rovescia è quasi terminato. Domani sera alle 20 il Catania sfiderà il Padova nel primo round della finale di Coppa Italia di Serie C. Si tratta di un appuntamento importante per il club. La formazione rossazzurra spera ancora di raddrizzare una stagione che fin qui ha riservato pochi sorrisi e tanti dolori. Ecco, sollevare al cielo la Coppa Italia di categoria potrebbe significare tanto. Il primo step in vista poi dei playoff promozione che il Catania si augura di poter vivere da protagonista.

Già sicuri 1500 tifosi etnei all’Euganeo

L’atmosfera comincia a surriscaldarsi, arrivano i primi dati della prevendita del match d’andata che si disputerà all’Euganeo. Sono 2.380 i tagliandi acquistati fin qui, di cui 1.430 nel settore ospiti, quello riservato ai tifosi etnei.

Di Carmine ci sarà?

Michele Zeoli sta già pensando agli uomini che vorrà schierare in campo. La scelta non è così semplice. Non dipenderà solo da valutazioni tecniche, l’allenatore catanese deve prima capire quali saranno i calciatori a disposizione. Infatti l’infermeria è ancora una volta molto frequentata dai giocatori rossazzurri.Di Carmine ci sarà. Lo ha annunciato proprio Zeoli, per questo motivo il calciatore nelle ultime uscite di campionato non si è visto. È stato precauzionalmente tenuto a riposo in vista del doppio match che vale la Coppa. L’attaccante ha seguito un percorso di lavoro mirato, adesso è pronto e prenderà posti al centro dell’attacco etneo. Serviranno i suoi gol per scardinare la difesa veneta. Anche Quaini ultimamente si è visto poco, Zeoli lo vorrebbe tanto recuperare e le sensazioni sembrano positive. Chi potrebbe non esserci è Kontek, che nell’ultima di campionato, venerdì sera contro il Cerignola, è uscito anzitempo al campo a causa di un problema fisico. Celli contro il Cerignola era andato in tribuna, potrebbe essere arrivato il momento di rientrare tra i 23. Anche Tello era in tribuna venerdì sera, la sensazione è che giocherà. Se non dall’inizio, a gara in corso.Stesso discorso per Cicerelli, che contro il Cerignola ha iniziato dalla panchina ma quando è entrato ha dimostrato di essere capace di inventarsi in ogni momento la giocata decisiva.

Occhio ai cartellini

Nessuno squalificato fra i rossazzurri, ma tanti sono in diffida: Albertoni, Celli, Cianci, Monaco e Sturaro (tutti ammoniti nella semifinale disputata al cospetto del Rimini) in aggiunta a Bouah, Chiarella, Kontek, Quaini e Rapisarda, in caso di cartellino giallo, salterebbero la finale di ritorno in programma il 2 aprile al “Massimino”.Zeoli sta lavorando sulla testa dei suoi giocatori, sa bene che prima di tutto dovrà far capire ai suoi uomini che sarà necessario giocare con serenità la finale. Non bisognerà avere paura e anzi provare a fare la giocata senza temere di sbagliare.

L’esperienza conta tantissimo

In certe notti serve anche l’esperienza. Aver giocato certe gare serve per sapere come comportarsi in certe situazioni. Nella formazione etnea militano alcuni giocatori che hanno già vissuto una finale di Coppa. Chiricò l’ha già vinta due volte. Nel 2015/16, quando giocava al Foggia di Roberto De Zerbi. E poi nel 2022 quando giocava al Padova allenato da Massimo Oddo. Anche Salvatore Monaco ha vinto la Coppa. Era lo stesso Padova di Oddo. Senza dimenticare di Davide Marsura che nella stagione 2016/17 con addosso la maglia del Venezia face doppietta. Vinse la Coppa e il Campionato. Quel Venezia era allenato da Pippo Inzaghi.

Il Padova ferito

Di fronte, il Catania si ritroverà un Padova ferito. La squadra veneta è seconda nel suo girone, con 66 punti. La vetta è occupata dal Mantova capolista a quota 77. La squadra veneta proviene da due pareggi e una sconfitta subita contro il Giana Erminio. Non è un periodo positivo per i padovani che nell’ultimo turno di campionato hanno pareggiato 0-0 con l’Albinoleffe, nonostante le tante occasioni da rete create. «La prestazione c’è stata – ha affermato il tecnico padovano Vincenzo Torrente – i ragazzi hanno dato veramente tutto. Siamo già proiettati alla finale contro il Catania. Saranno due belle partite sicuramente, vincerle può dare entusiasmo. In prospettiva playoff la Coppa Italia può essere un bel banco di prova. Con il Catania servirà personalità e coraggio. Saranno due sfide affascinanti ripeto. Martedì ci saranno tifosi, ma a Catania giocare davanti a 20000 tifosi sarà un’occasione per tanti miei ragazzi di far vedere qualità ed attributi». Il Catania dovrà fare in modo di uscire dall’Euganeo senza subire reti. Sarà una Finale che si svolgerà in 180’. Un pareggio o addirittura una vittoria in Veneto potrebbero risultare fondamentali per poi giocarsi tutto al ritorno davanti al proprio pubblico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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