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Le Fiamme Gialle e il Wwf insieme per l’ambiente

Il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza sempre in prima fila in iniziative sociali: madrina l'oro della 20 km di marcia a Tokyo, Antonella Palmisano, oltre 200 appartenenti alle sezioni giovanili e coordinati dal Wwf Italia hanno pulito le spiagge di Fregene e Sabaudia

Di Lorenzo Magrì |

Il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle oltre svettare con i suoi campioni a tutti i livelli, è sempre in prima fila in iniziativa sociali di rilevanza come quella che ha visto le Fiamme Gialle impegnati in una giornata all’insegna del volontariato partecipando al progetto Ri-Party-Amo, che il Wwf Italia sta portando avanti da mesi con altri prestigiosi partner. E' nata così la prima collaborazione tra lo stesso Wwf ed i Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, sempre più attenti, soprattutto con i propri giovani tesserati, all’educazione ambientale ed alla sensibilizzazione sul tema della sostenibilità.

Le attività dedicate al filone “Puliamo l’Italia”, hanno visto la partecipazione di più di duecento ragazzi delle Sezioni Giovanili delle Fiamme Gialle, accompagnati dalle loro famiglie e coordinati dal Wwf Italia, che hanno preso parte alla pulizia delle spiagge del litorale laziale e sono stati protagonisti di una giornata di impegno e volontariato all’insegna della tutela dell’ambiente e del territorio.

A Fregene nel tratto di spiaggia adiacente all’Oasi Wwf di Macchiagrande, i volontari del Wwf Litorale laziale nord insieme ai giovani e giovanissimi della Sezione Giovanile di atletica delle Fiamme Gialle di Ostia e alle loro famiglie, oltre ad aver ripulito la spiaggia da plastica e rifiuti, si sono cimentati ne “Il gioco delle plastichine” con la dott. Raffaella Bullo, ricercatrice marina della Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli) e dottoranda dell’università politecnica delle Marche. Inoltre, i ragazzi sono stati coinvolti nella Citizen science, attività scientifica dove scienziati e cittadini si uniscono per produrre dati dedicati a progetti di ricerca. In questo caso si tratta del progetto Plastic Crime Scene Investigation che si svolge lungo il litorale della costa romana e dedicato al coinvolgimento delle scuole e dei ragazzi in età scolare con lo scopo di monitorare le spiagge.

Armati di pinzette, una cima di 10 metri e un quadro reticolato di 50 centimetri di lunghezza per lato, i ragazzi dovevano raccogliere, contare e dividere per tipologia, lungo transetti perpendicolari al mare. Divisi per gruppi hanno partecipato ad un vero campionamento scientifico, con rigore e serietà. Un gioco serissimo che li ha resi consapevoli di come lavorano gli scienziati. Ma non è stato certo solo un gioco: complessivamente sono stati puliti circa 110.000 mq^2 di spiaggia e raccolti 330 kg di rifiuti di cui ben 9 kg di microplastiche, 10 sacchi di plastica, 2 di vetro e 7 di indifferenziato. Terminata la raccolta in spiaggia, i ragazzi, sotto la guida del direttore dott. Andrea Rinelli, hanno visitato l’Oasi di Macchiagrande.

A Sabaudia, invece, nel tratto tra Località Sant’Andrea e il canale di Caterattino, alcuni volontari del Wwf Litorale Laziale hanno condotto, in collaborazione con gli atleti della locale Sezione Giovanile Fiamme Gialle di canoa e canottaggio, una pulizia speciale della spiaggia. All’iniziativa hanno partecipato circa 90 giovani, molti dei loro genitori e circa 10 tra istruttori e responsabili delle Fiamme Gialle. Ed anche qui il risultato è stato significativo: sono stati puliti ben 270.000 mq^2 e raccolti circa 300 kg di rifiuti sia di piccole dimensioni che molto ingombranti.

Partner dell’iniziativa è stata Enerigapura, azienda leader nel settore dell’abbigliamento da sci da tempo particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, che ha realizzato una maglietta realizzata in materiale riciclato ed a sua volta riciclabile al 100%, indossa a tutti i partecipanti. “Le T-shirt che abbiamo realizzato per le Fiamme Gialle – spiegano i dirigenti di Energiapura – sono state realizzate con filati derivanti dal riciclo di bottiglie di plastica, reti da pesca, e contenitori di plastica inutilizzati. In questo caso specifico, per produrre una t-shirt sono state impiegate circa 12 bottiglie di plastica da un litro e mezzo, in un percorso virtuoso che permette, senza l’utilizzo di idrocarburi, di risparmiare circa il 50% di energia elettrica ed il 70% di acqua”.

Madrina dell’iniziativa è stata la medaglia d’oro della marcia 20km delle Olimpiadi di Tokyo 2020 Antonella Palmisano: <Credo che questa giornata sia stata molto importante per tanti ragazzi, e sono orgogliosa di come le Fiamme Gialle ed il Wwf abbaiano saputo coinvolgerli in questo bel progetto. Credo che per loro toccare con mano una maglietta “nata” dalla plastica, e vedere con i propri occhi quanti rifiuti si ammassino nelle nostre spiagge, sia stato un’esperienza fondamentale per iniziare ad acquisire e consolidare quella consapevolezza sui temi ambientali>.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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