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Migranti: archiviazione Rackete, gip ‘reato insussistente, vedetta Gdf non era nave guerra’ (2)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Nel provvedimento la gip Alessandra Vella richiama anche l’ordinanza del 2 luglio del 2019 quando non convalidò l’arresto di Carola Rackete, che era finita in manette su richiesta della Procura di Agrigento. E anche la conferma della sua ordinanza decisa dalla Corte di Cassazione il 16 gennaio del 2020. Secondo La Cassazione fu legittimo il no della gip di Agrigento all’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete. La terza sezione penale della Cassazione aveva rigettato il ricorso presentato dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella contro l’ordinanza, firmata il 2 luglio scorso dalla stessa gip Alessandra Vella che decise di non convalidare l’arresto di Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra, che era stato contestato alla capitana per avere, il 29 giugno, forzato il posto di blocco della Guardia di finanza, a Lampedusa, che le aveva ripetutamente intimato l’alt.

Nella richiesta di archiviazione il Procuratore Patronaggio e l’aggiunto Vella, come apprende l’Adnkronos, hanno ricordato proprio l’ordinanza della gip che annullò l’arresto di Rackete. Sottolineando anche quanto scritto dalla Cassazione: “In temi di circostanze ostative all’arresto in flagranza, rappresentate dalla causa di giustificazione dell’adempimento di un dovere o dell’esercizio di una facoltà legittima, e da una causa di non punibilità, non è richiesto che le stesse sussistano con evidenza, potendo essere anche solo verosimilmente esistenti”. Richiami che sono finiti anche nel provvedimento della gip Vella di archiviazione dell’inchiesta su Carola Rackete. (di Elvira Terranova)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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