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Salario minimo: Fratoianni, ‘domani andiamo a Chigi, no recupero spazio per governo’

Di Redazione |

Roma, 10 ago. “Abbiamo solo ribadito che gli incontri servono se sono in grado di indicare degli elementi di novità, perché è stato davvero sorprendente il video della presidente Meloni ieri pomeriggio, a 48 ore da un incontro che lei ha chiesto, peraltro in modo un po’ inusuale. Inusuale dato che siamo a Parlamento chiuso, che ci sono stati quattro mesi di lavoro in commissione Lavoro a Montecitorio, che il testo è arrivato in aula, dove prima la maggioranza presenta un emendamento soppressivo della proposta di legge e che poi ha votato con la forza dei suoi numeri lo spostamento della discussione per alcuni mesi perché non era pronta”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, ai microfoni di Radio Rai 1 nel corso di Radio Anch’io. “Poi Meloni ci convoca l’11 agosto alle ore 17 e due giorni prima – prosegue l’esponente rossoverde – esce un video per ribadire le stesse cose che abbiamo sentito nelle ultime settimane, peraltro cose imprecise frutto, nella migliore delle ipotesi voglio sperarlo, di una mancata lettura del nostro testo. Perché si può certo continuare con la storiella che il salario minimo abbasserebbe tutti gli altri stipendi, dato che è vero esattamente il contrario, basta vedere l’esperienza di 21 Paesi della Ue”.

“Domani ci andiamo a Palazzo Chigi, però deve essere chiaro che se per il governo si tratta solo di recuperare uno spazio e una visibilità su una vicenda dove sono andati obiettivamente in difficoltà non va bene”, precisa ancora Fratoianni che poi spiega che “sono andati in difficoltà anche per una ragione semplice: non ci sono solo i milioni di lavoratori poveri che hanno bisogno di una legge che li tuteli, ma perché in Italia abbiamo un problema gigantesco di salari troppo bassi per tutti. E il governo su tutto questo è in difficoltà, ha compreso che la maggioranza degli italiani e quindi anche parte dei suoi elettori è d’accordo con la nostra proposta e quindi senza una proposta alternativa, che ad oggi non hanno, cerca di recuperare. Vedremo che accadrà”.

“Rimane il fatto poi che obiettivamente su questa proposta di legge si è registrata, forse per la prima volta in modo così significativo, una convergenza larghissima di tutte le opposizioni salvo Italia viva, però considerare Italia viva, un’opposizione a tutti gli effetti è una mossa oggettivamente un po’ ardita dato che in questi dieci mesi ha votato e ha preso posizioni che sono assist o comunque sono interlocuzioni con la maggioranza di destra. E anche questo è un dato importante di cui si deve tener conto”, conclude il deputato rossoverde.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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