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Piedimonte etneo, a fare la spesa anziché al lavoro Indagati 48 dipendenti del comune assenteisti

Di Redazione |

Piedimonte Etneo (Catania) – Decine di dipendenti comunali strisciavano il badge per i colleghi assenti, e persino alcuni minorenni si recavano al Comune per conto dei loro familiari assenti, anche davanti a personale compiacente dei vigili urbani. Sistematiche irregolarità registrate da telecamere nascoste dei carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Randazzo che, dal maggio a luglio del 2015, hanno ripreso il ‘segna orario’ dei dipendenti del Comune di Piedimonte Etneo.

Per 48 dei circa 80 dipendenti comunali la Procura distrettuale ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari che ipotizza il reato di truffa aggravata in concorso. Dalla visione delle immagini e da servizi di osservazione e pedinamento è emerso che gli “impiegati, dopo aver strisciato il proprio badge, si assentavano dal posto di lavoro per dedicarsi alle attività più disparate, dal fare la spesa, distribuire quotidiani, al curare i propri interessi nelle loro abitazioni private o nelle seconde case di campagna”. Singolari alcuni degli episodi ricostruiti dai carabinieri nei confronti di alcuni dipendenti. Giiuseppe Amante inquadrato come operaio generico, svolge il proprio servizio all’interno dell’Ufficio Tecnico. L’impiegato nonostante sia in forza presso l’Ufficio Tecnico, secondo l’accusa aveva la consolidata abitudine di assentarsi continuamente dal posto di lavoro: è stato notato più volte all’esterno del Palazzo Comunale. In particolare si è accertato che lo stesso si recava quotidianamente presso l’edicola di corso Vittorio Emanuele a ritirare dei quotidiani che distribuiva a vari esercizi commerciali della zona.

Orazio Agatino Brishetto, agente in forza al comando di Polizia municipale con la qualifica di Ispettore, durante il periodo di monitoraggio secondo quanto accertato dai carabinieri ha più volte utilizzato il veicolo del Comune per questioni private; episodi accertati dai carabinieri tramite il sistema di localizzazione GPS installato sulla Fiat Panda del Comune. In ben 10 giorni diversi è stato accertato come l’ispettore abbia utilizzato il veicolo per recarsi presso la propria abitazione o in località di campagna a lui riconducibili. Inoltre, in una precisa circostanza, si recava presso la Casa Comunale a timbrare il badge personale vestendo abiti civili e dopo aver vidimato il badge si allontanava con il mezzo del Comune recandosi presso la propria abitazione. Successivamente rientrava al Comune indossando la divisa d’ordinanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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