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Regionali, Forza Italia «spaccata»: cresce la fronda contro Micciché

Di Redazione |

E’ polemica all’interno di Forza Italia dove una parte del partito sta criticando aspramente il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè. Ed è un dibattito talmente aspro che rischia di spaccare il partito a poco più di due mesi dalle elezioni regionali del 5 novembre.

L’ultima presa di posizione è quella di del deputato regionale Giorgio Assenza, che si è schierato apertamente il candidato del movimento Diventerà bellissima Nello Musumeci, nonostante il partito di Berlusconi sia orientato a sostenere invece l’avvocato Gaetano Armao. E come accade ormai sempre più spesso sono i social a dare la linea: «Io penso e spero – ha scritto Assenza sul suo profilo Facebook rivolgendosi a Musumeci – che, alla fine, Forza Italia, e per questo mi appello al presidente Berlusconi che, più di ogni altro, è capace di interpretare il comune sentire dei cittadini, e gli altri partiti e movimenti che, a parole, si dicono di centrodestra convergano sulla tua candidatura. In ogni caso, sappi che molti ti seguiremo e, soprattutto, ti seguirà il popolo siciliano che è veramente stanco di essere considerato merce di scambio di chissà quali interessi».

Ma è una posizione non condivisa da tutti: «La linea tenuta da Gianfranco Miccichè – ha detto Pino Federico, altro deputato azzurro che si è riferito alle dichiarazioni di Vincenzo Fiducia – per definire candidato e coalizione in vista delle elezioni regionali è la linea di Forza Italia. Nessun protagonismo da parte del coordinatore regionale – continua Federico – ma semmai un faticoso lavoro di cucitura che è frutto di un mandato e di una scelta condivisa dalla rappresentanza siciliana azzurra e sposata da Silvio Berlusconi. Vincenzo Figuccia – conclude Federico – piuttosto che dare alle stampe ulteriori deliri estivi, si chiarisca le idee e decida se lavorare o meno con Forza Italia per la costruzione di una coalizione di centrodestra vincente».

Ma comunque il caos sembra regnare sovrano visto che nelle ore l’incrinatura nel dialogo tra Forza Italia e la destra si è allargata: per la Destra la figura di riferimento è Nello Musumeci, mentre per Silvio Berlusconi la persona giusta per la Sicilia sarebbe Gaetano Armao. E infatti Miccichè ha già avvertito che se la situazione di stallo dovesse perdurare “potremmo andare da soli al voto, come nel ’94”. Una Ipotesi che però il deputato azzurro all’Assemblea Regionale Siciliana Marco Falcone, esclude categoricamente. Per questo il presidente di Fi Silvio Berlusconi avrebbe intenzione, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, di trascorrere un mese in Sicilia, “a stretto contatto con la gente che mi ama”, prendendo un appartamento a Palermo per fare campagna elettorale porta a porta. Berlusconi è sempre più convinto che il voto siciliano sia decisivo per gli equilibri nazionali al punto da poter determinare il risultato delle elezioni politiche del prossimo anno.

E dovrà lavorare molto visto che Vincenzo Figuccia accusa senza mezzi termini Miccichè di “rappresentare solo se stesso”. “Mi fa rabbia chi in maniera arrogante dichiara di poter correre da solo con un partito come Forza Italia, che dal nostalgico 61 a 0 si è ridotto a numeri da prefisso telefonico proprio per colpa di scelte miopi – continua -. Sono invece contento della decisione di Silvio Berlusconi di prendere una casa a Palermo e gli consiglio di farlo in uno dei nostri quartieri popolari, da Borgo Nuovo allo Zen, passando per Brancaccio o per il Cep, in modo da potere ascoltare tutti coloro che hanno giustamente perso fiducia nella politica degli ultimi anni, non sentendosi rappresentati, men che meno dai vertici di questa Forza Italia Siciliana”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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