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Premio Strega: Giulia Caminito, ‘un onore essere tra finalisti, film? Sarebbe incredibile’ (3)

Di Redazione |

“Anche Antonia, la madre di Gaia, è una donna di grande polso, che resiste, si dedica alla sussistenza della famiglia” evidenzia la scrittrice. Sua figlia Gaia, invece, “può sembrare tranquilla e studiosa ma in realtà è un fuoco nascosto. Volevo che fosse il più stratificata possibile, che avesse luci e ombre. Un personaggio che lotta per capire chi è e cosa vuole, con una famiglia diversa dalla mia, una ragazza in gamba e intelligente che però non riesce a comunicare con gli altri al meglio”.

Essere arrivata in finale al Premio Strega è un successo che Giulia ha raggiunto tassello per tassello, inanellando negli anni una serie di premi prestigiosi, come il Berto, il Bagutta (sezione Opera Prima), il Brancati (sezione Giovani), il Fiesole e la finale al Campiello 2021. “Il libro sta avendo molta attenzione, sono felicissima, ho già comprato il vestito per la finale di giovedì” sorride la scrittrice, che nel romanzo è riuscita a dare la voce anche ai Millennials, la generazione Y che fatica a trovare lavoro e sicurezze. “Volevo raccontare alcune difficoltà, frustrazioni e sensazioni rabbiose che ho provato dopo tanti anni di studio e lavoro – conclude – quell’impressione di non accedere mai alla vita adulta, comune a molti ragazzi della mia età. Ma il mio è stato anche un modo di raccontare come spesso durante l’adolescenza roviniamo legami per nostre paranoie e inquietudini”.

(di Federica Mochi)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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