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Rilegno, riciclo imballaggi di legno sfiora il 65%

Di Redazione |

Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.957 consorziati, 384 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo. Una gestione efficiente del riciclo del legno che rappresenta non solo un impegno per un mondo sempre più sostenibile, ma anche una risorsa economica, dando vita a una vera economia circolare importante per il Paese. Infatti, il riciclo consente al legno di intraprendere un nuovo ciclo di vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti. Il 95% del materiale legnoso riciclato viene utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, linfa vitale per l’industria del mobile, e altri prodotti come pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, biofiltri, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.

Un sistema che genera un impatto economico stimabile in circa 3,1 miliardi di Euro, oltre 10mila posti di lavoro e un “risparmio” nelle emissioni di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate.

“Il Consorzio conferma ottimi risultati anche nel 2023”, commenta il presidente Nicola Semeraro, “il dato da sottolineare è quello del riutilizzo, su cui Rilegno ha sempre puntato, cresciuto fino a superare le 900mila tonnellate. Questo risultato così importante, raggiunto in un mercato grande come quello italiano che è secondo solo a quello tedesco, ha un impatto determinante in relazione all’immesso al consumo con conseguenze positive a livello ambientale ed economico”.

“Il 2023 – commenta Semeraro – è stato l’anno della proposta del nuovo regolamento europeo sugli imballaggi, che pone obiettivi ambiziosi da raggiungere che necessitano di adeguati mezzi economici a sostegno. Il percorso di sostenibilità dell’Ue introduce norme utili ma stringenti, tuttavia la sostenibilità ambientale è un bene che riguarda la collettività e per questo è nobile e va perseguito a qualunque costo”.

“Un punto su cui credo valga la pena prestare attenzione è che il legno pur essendo un materiale che cresce in natura, non è considerato nella attuale normativa, ai fini della raccolta differenziata, un materiale compostabile. Sarebbe opportuno un intervento nella normativa europea EN di riferimento che definisca il legno come materiale compostabile, in quanto materiale bio per eccellenza”, conclude Semeraro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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