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Coronavirus, il grido d’allarme dei gestori degli stabilimenti balneari

Di Gaetano Ravanà |

C’è incertezza e scoramento tra i gestori degli stabilimenti balneari della provincia agrigentina e,non solo. Vero è che la Regione ha autorizzato la sanificazione delle strutture, vero e’ che il Governo regionale ha praticamente azzerato per i gestori diverse tasse, ma ci vogliono subito delle linee guida per cominciare ad operare seriamente.

“Il Governatore Musumeci – dice Giuseppe Cinquemani, che oltre a gestire due stabilimenti balneari è titolare di un centro, Arredo beach, per la vendita e affitto di ombrelloni e sdraio – ci deve indicare subito come funzionerà la distanza tra gli ombrelloni. Ho sentito in questi giorni una sessantina di gestori di stabilimenti e siamo tutti preoccupati di non arrivare preparati all’inizio della stagione balneare. Non c’è ancora una data, non sappiamo che dispositivi dobbiamo avere, mascherine, igienizzanti, colonnine. Non possiamo acquistare questi strumenti a scatola chiusa. Vogliamo sapere se i clienti potranno o meno consumare i pasti nelle terrazze e nell’arenile anche a distanza (questo ci aiuterà a capire quanto e che tipo di personale dobbiamo selezionare). Inoltre, dobbiamo sapere se potremmo, nelle ore serali, utilizzare l’arenile per la ristorazione. Sono domande che meritano risposte immediate anche perché dobbiamo provvedere all’assunzione di personale ad hoc. Tutti siamo bloccati, brancoliamo nel buio assoluto. Altro punto particolare, se le strutture balneari avranno tante restrizioni come ci dobbiamo comportare con il pubblico esterno? Tutti noi gestori abbiamo il timore di doverci trasformare anche in vigilantes e di incappare in verbali. Ecco perché molti non intendono aprire”. 

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