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Una follia di De Marino condanna l’Akragas: la CastrumFavara vince su rigore nel recupero

Un'altra occasione persa per i biancazzurri: la zona play out resta a 4 punti

Di Fabio Russello |

Una follia di De Marino al 92’ – inaccettabile per uno della sua esperienza e anche in presenza dell’adrenalina del match – condanna l’Akragas ad una sconfitta casalinga e alla possibilità di rosicchiare almeno un punto sulle altre pericolanti. Ma del resto tra Akragas e CastrumFavara solo un errore, una ingenuità o – appunto – una follia poteva spezzare un equilibrio e cambiare le sorti di un match che sembrava avviato verso uno 0 a 0 ricco di occasioni ma con pochissime occasionissime.

L’incompiuta

L’Akragas, comunque, sembra ancora una incompiuta perché la coperta resta sempre corta per quanto, stavolta, la squadra abbia giocato tutti e 90 i minuti con una tenuta fisica accettabile e su un campo molto pesante. La salvezza – anzi, i play out – restano a quattro punti e gli scontri diretti sono tutti in casa. La CastrumFavara ha dimostrato invece di avere allestito, da neopromossa, una squadra quadrata con giocatori di categoria e con un gioco pure piuttosto riconoscibile.

Le scelte di Favarin

Favarin, senza Palazzolo ancora infortunato, Meola squalificato e Santapaola desaparecido, deve inventarsi Lo Faso sulla linea dei centrocampisti al fianco di Salvia e Pusic, mentre le corsie esterne sono affidate a Lamine (il migliore dei suoi) e Di Stefano. La linea dei difensori è quella classica con Rechichi, De Martino e Da Silva, mentre in avanti non c’è Mudrinki dall’inizio ed è confermata la coppia di Pompei: Tuccio e Christopoulos.

Inizio Akragas arrembante

I primi 20 minuti sono tutti di marca biancazzurra: l’Akragas sfonda sulla destra con Tuccio che fa ammattire gli esterni favaresi e ci sono almeno tre buone occasioni: la prima, quella al 5’, è però “issima” con Tuccio che vince il duello sulla destra, palla filtrante per Salvia e Christopoulos che non riesce a mettere dentro.

Equilibrio spezzato

Piano piano però il tecnico favarese Infantino mette ordine alla squadra e annulla il gap iniziale: chiude la sua fascia sinistra dove Tuccio e Lemine martellavano e la partita diventa equilibrata anche se è la CastrumFavara a guadagnarsi il predominio. Pusic però nel primo tempo è l’uomo ovunque, mentre cala nella ripresa. Mudrinki entra al 60’ e Favarin cambia il modulo optando per un 3 4 2 1 con Christopoulos e Tuccio dietro Mudrinski. Ed è il serbo che potrebbe fare esplodere l’Esseneto 60 secondi dopo il suo ingresso. Erroraccio in appoggio della difesa gialloblù, palla filtrante di Christopoulos per il 9 che però spara alto. Prima c’era stata una occasionissima con Varela che ha sparato addosso a Dregan. CastrumFavara che nella ripresa ha tenuto il pallino del gioco ma senza mai dare l’impressione di prevalere. Centrocampo agrigentino un po’ più macchinoso e impreciso. Al 92’ il rigore decisivo: De Martino e Baglione si trattengono in area ma è il difensore che si divincola con una manata sotto gli occhi dell’arbitro. Rosso e rigore che lo stesso Baglione trasforma col brivido con un cucchiaio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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