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Vicini a boss mafioso e commercio di stupefacenti, a due soggetti applicata Sorveglianza speciale

Di Gaetano Ravanà |

Il Tribunale di Palermo su proposta del questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha applicato due decreti di applicazione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza a carico di due soggetti ritenuti socialmente pericolosi, entrambi arrestati e finiti in carcere nell’ambito della maxi inchiesta antimafia, e su un traffico di droga, denominata “Kerkent”.I provvedimenti, frutto delle indagini dell’Ufficio della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Agrigento, sono a carico di Francesco Vetrano, detto “Cicciu u nivuri” 35 anni, residente ad Agrigento, e di Valentino Messina, 47 anni, di Porto Empedocle, fratello dell’ex capomafia Gerlandino Messina.A Vetrano applicata la Sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno, per la durata di 3 anni e mesi 6; a Messina con obbligo di soggiorno per la durata di 2 anni e 6 mesi.

Il Tribunale di Palermo ha ritenuto che dall’indagini effettuate, si   evinca il pieno inserimento di entrambi nell’attività delittuosa svolta nel lucroso settore criminale degli stupefacenti, con a capo il boss della famiglia mafiosa di Agrigento e Villaseta Antonio Massimino. Vetrano e Messina avrebbero intrattenuto relazioni criminali con personaggi che hanno operato o fanno parte di un contesto mafioso. Il Tribunale ha ritenuto che Francesco Vetrano abbia   svolto un ruolo per nulla secondario nell’illecito commercio di stupefacenti da destinare all’illecita cessione, e che Valentino Messina, abbia svolto il ruolo di stabile acquirente di stupefacente da destinare allo spaccio, e che entrambi siano soggetti “socialmente pericolosi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA