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Taormina, “Nicole” nata morta. «Parto rinviato, poi la tragedia»

Di Mauro Romano |

Il marito ha infatti sporto denuncia negli uffici del commissariato di Taormina, diretto dal vice questore, Enzo Coccoli. Quella della trentottenne mamma era stata, stando a quanto riferito dal papà ai poliziotti, una gravidanza assolutamente tranquilla. Gli esami preliminari, sia di bimba che mamma, erano perfettamente nella norma. Nella mattinata di domenica è iniziato il travaglio. Si erano, infatti, rotte le acque alla donna e dunque è iniziata la corsa verso il vicino ospedale per completare quello che sarebbe dovuto essere un lieto evento. Si è svolta l’accettazione al Pronto soccorso mentre la donna era già nel reparto per i primi accertamenti. Il monitoraggio preliminare è risultato essere assolutamente tranquillo. Intorno alle 15,30 la gravida è stata trasportata in sala travaglio per iniziare il parto. Intorno alle 23 i dolori sono sono stati più intensi, ma i medici, avrebbero chiarito che ancora non era il momento giusto per partorire. Fino a questo punto il battito della nascitura sembrava essere nella norma. L’attesa del parto naturale sarebbe proseguita fino alle 5 del mattino, fino a quando i medici hanno constatato che il cuoricino della bimba dava segni di stanchezza. Stando sempre a quanto riferito agli inquirenti, intorno alle 6, hanno proceduto a trasportare la donna in sala operatoria per il necessario cesareo. Alle 7 la triste notizia che la bimba, purtroppo, era deceduta.

Una tragedia per la coppia di Giardini, che ha deciso di chiedere lumi di quanto accaduto procedendo ad un esposto presso, appunto, il commissariato taorminese. Sono scattate, dunque, le procedure per accertare quanto realmente accaduto e se sono da riscontrare eventuali responsabilità del personale sanitario. Il tutto è stato raccontato in un esposto agli agenti di polizia che hanno avviato ricerche e accertamenti. Stesso provvedimento è stato assunto dai vertici dell’Asl dalla quale dipende il presidio di Taormina.

«Siamo certamente rammaricati per quanto accaduto – ha affermato il direttore sanitario aziendale, Domenico Sindoni – ma abbiamo, subito, avviato un’indagine interna. Non intendiamo certamente sostituirci alle ricerche della magistratura, faremo, però, i nostri accertamenti in merito». A partire da questa mattina sarà in azione una commissione per verificare tutta la documentazione relativa al caso. Il gruppo è composto da un responsabile del rischio clinico, un collaboratore sanitario esperto ed un dirigente medico di ginecologia estraneo al presidio taorminese.

Intanto, si dovranno attendere gli esiti dell’esame autoptico per avere un primo quadro di quanto realmente accaduto.

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