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Polemiche per l’elogio del Papa al vescovo di Piazza Armerina che avrebbe coperto abusi sessuali

Ad Enna si sta celebrando il processo a carico del prete Rugolo accusato di violenza sessuale aggravata su minori, altri episodi di catechisti in diocesi

Di Redazione |

Il Papa, nell’udienza con l’associazione Piccola Casa della Misericordia di Gela (Caltanissetta), ha elogiato il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana: «Bravo, questo vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo vescovo», ha detto il Papa.

Lo scorso mese di luglio è stato rinviato a processo un catechista di Gela per presunti abusi su un minore. Secondo le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e dal Commissariato di Gela, avviate nel 2022, la presunta vittima aveva messo al corrente il vescovo degli abusi subiti. Affermazione che è sempre stata respinta da monsignor Gisana.

Il caso più spinoso

La vicenda giudiziaria del catechista di Gela rinviato a giudizio non è l’unico caso giudiziario nella diocesi di Piazza Armerina. Dinnanzi al tribunale di Enna si sta celebrando il dibattimento a carico di don Giuseppe Rugolo, il prete di Enna accusato di violenza sessuale aggravata su minori. Il dibattimento è ormai alla fase conclusiva e il giudizio di primo grado è previsto a gennaio. Nel frattempo il sacerdote ha denunciato tutti i giornalisti che si sono occupati del suo caso.

La reazione della presunta vittima

«A poche ore dalla requisitoria del pm e della discussione delle parti civili, nel processo al sacerdote Giuseppe Rugolo, accusato di violenza sessuale aggravata su minori, e che scaturisce dalla mia denuncia, la nota della sala stampa del Vaticano nella quale Papa Francesco tesse le lodi del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, fa male oltre che fa pensare». A parlare è Antonio Messina il giovane che ha denunciato don Giuseppe Rugolo per le violenze subite.

«Questo vescovo – dice Antonio Messina – è lo stesso intercettato mentre parla con Rugolo e dice di avere insabbiato tutto». Antonio Messina rinnova la sua richiesta di potere parlare con Papa Francesco. «Santo Padre mi rivolgo nuovamente a Lei per chiederle di ricevermi. Vorrei parlarle e raccontare, atti alla mano, cosa sta succedendo nella diocesi di Piazza Armerina. Se è vero che il processo al catechista di Gela si aprirà grazie alla perseveranza di due avvocati, quello di Enna si concluderà, con la sentenza il prossimo 10 gennaio».

Gli altri casi in diocesi

C’è anche il caso di un altro catechista di Gela. L’uomo, dopo la denuncia della vittima, venne allontanato dalla chiesa dei salesiani e ora è imputato dinnanzi alla Corte d’Assise di Caltanissetta. La vittima dopo i presunti abusi sessuali ebbe uno stato depressivo e raccontò tutto ai genitori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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