Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Catania

Catania, mezzi guasti e sacchetti sulle strade: così la raccolta porta a porta non va

Di Cesare La Marca |

Mentre da una parte il sistema del porta a porta si è esteso ulteriormente nell’area centrale di competenza del Comune, ormai quasi interamente coinvolta con il settimo e penultimo step entrato a regime da lunedì, dall’altra, nella zona dei quartieri è ormai agli sgoccioli il servizio in proroga del consorzio Ipi Oikos. A questo, da martedì prossimo subentrerà il raggruppamento temporaneo d’imprese costituito da Senesi ed Ecocar, che dovrà garantire la raccolta e lo spazzamento per poco meno di quattro mesi – durata della “gara ponte” a cui il Comune ha dovuto ricorrere per evitare la vacatio di un servizio che non può essere sospeso neanche per un giorno – nelle more della ripubblicazione del bando per l’aggiudicazione dell’appalto settennale, andato deserto in prima battuta, tra le polemiche per alcuni dei requisiti previsti.

Le due situazioni procedono parallelamente e non senza qualche difficoltà su entrambi i fronti, perché alla fine la città è la stessa, anche se “spaccata” da questa suddivisione territoriale con doppia competenza e doppia raccolta tra porta a porta e cassonetti, che ha creato non pochi problemi, nell’attesa che il mega appalto settennale unifichi l’intera area urbana affidando a un’unica impresa o consorzio la raccolta col porta a porta in tutta la città, nella speranza che la seconda gara venga stavolta aggiudicata.

In questo scenario un po’ complesso, e anche delicato come sempre quando si tratta di rifiuti, ieri il porta a porta ha registrato ancora una volta problemi e disservizi in alcune strade, e tra queste il primo tratto di via Umberto fino al viale Libertà, viale Africa fino a piazza Europa, e alcune traverse in zona Tribunale e piazza Lincoln, per la mancata raccolta dei sacchetti dell’indifferenziata, nella sera di lunedì.

«Ci sono stati alcuni problemi legati in particolare ai mezzi adatti al porta a porta, di cui c’è più necessità con l’ampliamento dell’area in cui sono stati rimossi i cassonetti – afferma l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata – stiamo intervenendo per evitare altri disservizi».

Intanto, con l’avvicendamento tra il consorzio uscente e il raggruppamento entrante, si prospetta da martedì il passaggio automatico dei 640 lavoratori a tempo indeterminato al nuovo gruppo d’imprese, come previsto dai contratti d’igiene ambientale, mentre si spera nella graduale possibilità d’impiego per un’ottantina di addetti a tempo determinato.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA