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Catania, operazione antimafia a Picanello: arrestati 10 affiliati al clan Santapaola

Di Redazione |

CATANIA – Un’inchiesta antimafia della Procura di Catania ha permesso di infliggere un duro colpo al gruppo di Cosa nostra che opera nel rione Picanello, ritenuto uno dei più fedeli al clan Santapaola, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per 13 persone, tre delle quali erano già detenute. Nel procedimento, denominato Orfeo, ci sono altri nove indagati in stato di libertà, compreso un cancelliere della Procura, accusato di avere passato notizie segrete a un affiliato su indagini in corso. A tutti è stato notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari.

Agli atti dell’inchiesta indagini dei carabinieri, condotte dal marzo 2013 a dicembre 2014, e le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, tra i quali l’ex boss Santo La Causa, che indicano come il ‘gruppo’ di Picanello sia ancora riconducibile ai boss detenuti Calogero «Carletto» Campanella e i fratelli Salvatore e Venerando Cristaldi. Il rione, ritiene la Procura, sarebbe «la roccaforte dei Santapaola, ovvero la compagine più affidabile e tenuta maggiormente in considerazione personalmente dallo storico capomafia Benedetto ‘Nitto’ Santapaola». «Non a caso – rileva la Dda della Procura di Catania – il primogenito di quest’ultimo, Vincenzo, nel suo periodo in libertà, aveva scelto proprio il quartiere di Picanello per stabilirvi la propria residenza».

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Da telecamere piazzate dai carabinieri è emerso che, pochi giorni prima della Pasqua del 2014, come da prassi mafiosa, c’è stata la distribuzione, da parte dei vertici del clan, di più di 60 uova di cioccolata agli affiliati al ‘gruppò di Picanello, alla stregua, sottolineano gli investigatori, di «come avviene in molte aziende private che, ancor oggi, nei periodi festivi, sono solite distribuire ai propri dipendenti premi o regali in aggiunta alla normale retribuzione». 

Durante le indagini carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato sei persone per detenzione di armi e di notevoli quantitativi di sostanze stupefacenti. In particolare, il data 7 aprile 2014, sono stati bloccati tre giovani di Niscemi (Caltanissetta) trovati in possesso di oltre un chilo di marijuana che avrebbero ritirato dal domicilio di uno degli indagati. Il 26 giugno 2014, veniva arrestato Giuseppe Petralia perché trovato in possesso di una pistola e di gr.50 di cocaina. Il 15 ottobre 2014 sono stati arrestati i suoceri di uno degli indagati per detenzione illegale di armi poiché trovati, a seguito di una perquisizione domiciliare, in possesso di un fucile a canne mozze cal.16 e di un giubbetto antiproiettile.

Gli arrestati nell’operazione Orfeo sono: Marco Battaglia, 58 anni, Davide Battiato, 44, Marco Brischetto, 35, Carmelo Maimone, 53, Michele Panebianco, 54, Corrado Santonocito, 54, Domenico Fabio Scalia, 32, Simone Spampinato, 25, Giovanni Antonino Tosto, 39, e Vincenzo Zuccaro, 46.

Il provvedimento del Gip è stato notificato in carcere a Lorenzo Pavone, di 47 anni, Giuseppe Petralia, di 37, e Giuseppe Tringale, di 47. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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