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Catania: sindacati, Gdf e Inps fanno il punto sulla cassa integrazione

Di Redazione |

CATANIA – Hanno fatto il punto sugli ammortizzatori sociali i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania che oggi si sono potuti confrontare in Prefettura con i vertici della Guardia di Finanza e con le associazioni datoriali degli industriali, del commercio e degli artigiani.

Presente all’incontro tenutosi a Palazzo Minoriti e presieduto dal capo di gabinetto, Patrizia Vicari, anche il direttore dell’INPS che ha illustrato ai rappresentanti sindacali alcuni importanti indicatori sociali. All’istituto di previdenza, che in questi giorni ha lavorato a pieno ritmo per poter evadere le centinaia di richieste, nonostante i ritardi spesso causati da alcune aziende che non hanno fornito nei tempi giusti la modulistica necessaria, ossia la SR41, i sindacati catanesi hanno chiesto di conoscere la lista delle imprese che usufruiscono del diritto di compensazione.

«Ciò perchè già nei giorni scorsi abbiamo segnalato il serio rischio che a fronte della maggioranza di aziende oneste, ne esista una percentuale che pur scaricando la cassa integrazione dai tributi, non la versa ai lavoratori» affermano i sindacati. 

Sul tema della cassa integrazione avviata con la compensazione, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto alla Guardia di Finanza che intensifichi i controlli incrociati affinchè non si verifichino episodi su iniziativa dei soliti ‘furbettì; ma i sindacati hanno soprattutto ribadito la necessità che la fase 2 venga avviata con la disponibilità piena dei tamponi per una piena diagnostica del Covid, e che la Regione Siciliana dia una svolta alla gestione della cassa integrazione in deroga; “una gestione – hanno dichiarato i rappresentanti delle sigle- che noi stigmatizziamo per gli eccessivi ritardi che stanno mettendo a serio rischio la resistenza del tessuto sociale ed economico di chi lavora in Sicilia”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA